Il leader di Azione si rivolge alla ministra del Turismo: "E' penalmente innocente fino a prova contraria, ma deve chiarire quali comportamenti rilevati sono veri e quali falsi"

Chiarimento o dimissioni. E’ la sostanza della richiesta di Carlo Calenda a Daniela Santanché, nella bufera dopo un’inchiesta di Report sulle società della ministra del Turismo. “Il punto non è il rinvio a giudizio. La Santanchè è penalmente innocente fino a prova contraria e ultimo grado di giudizio. Il punto è chiarire quali comportamenti rilevati sono veri e quali falsi. Basta una conferenza stampa vera. Se non chiarisce si deve dimettere“, scrive su Twitter il leader di Azione. 

Conte: “Per Santanchè tempo scaduto, venga in aula o si dimetta” 

“Sono ormai trascorsi quattro giorni da quando la trasmissione Report ha diffuso ricostruzioni ben precise che gettano una grave ombra sulle attività imprenditoriali della ministra Santanchè. Abbiamo pazientemente atteso che la diretta interessata avvertisse, essa stessa, l’urgenza e la necessità di chiarire, punto per punto, la realtà dei fatti e il proprio punto di vista”. Lo scrive su Twitter il leader M5S Giuseppe Conte.

“Purtroppo l’unica reazione che sin qui la Ministra ha lasciato filtrare è che intende presentare una ‘querela’. Ma questa non è una risposta che entra nel merito delle accuse, gravi e circostanziate, che le vengono mosse. Il tempo è ormai scaduto – aggiunge – Non possiamo permettere che le nostre più alte cariche istituzionali si sottraggano al principio di ‘responsabilità politica’ che impone di fornire i necessari chiarimenti rispetto a condotte censurabili. La fiducia nelle istituzioni è un ‘bene comune’ che dobbiamo tutti impegnarci a preservare. La Santachè ha due strade: o viene in Parlamento a diradare in modo puntuale le gravi ombre sul suo operato, oppure fa un passo indietro e lascia l’incarico istituzionale. Presidente Meloni sei d’accordo che non ci sono alternative? Che dici?”, conclude. 

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