Berlusconi, il ricordo di Emmanuel: “Ero a casa sua, ma mi sembrava di stare dal Papa”

L'uomo, con una figlia disabile, chiese aiuto in tv: l'ex premier lo invitò per un incontro e gli diede dei regali e del denaro

Incontrare Berlusconi è come incontrare il Papa. È un uomo che faceva effetto”. Sono passati sei anni ma Emmanuel Mariani, romano, con una figlia disabile, non potrà mai dimenticare quel giorno in cui Berlusconi lo chiamò per aiutarlo. Emmanuel abitava in zona San Saba, vicino a Testaccio, a Roma, in una casa popolare. Rischiava lo sfratto e andò a raccontare la sua storia in una trasmissione sulle reti Mediaset. Silvio Berlusconi intervenne in diretta offrendo il suo aiuto. “La prima cosa che mi chiese fu di che squadra fossi. Ovviamente gli risposi che tifavo Roma e lui mi disse: ‘Se Totti è ancora qui dovete ringraziare me e il rispetto che ho per questa città‘. Si mise a ridere e questa è una delle cose che mi sono rimaste impresse”, racconta Emmanuel a LaPresse. “Si offrì di aiutarmi, mi diede dei regali. Due cravatte che ho incorniciato e una farfallina a spilla. Mi diede anche del denaro che ho devoluto a una associazione di volontariato. Il suo intervento in qualche modo aprì delle strade. Oggi la situazione non è ancora risolto ma certo mi diede una mano”, aggiunge. “Al di là delle posizioni politiche ebbi una buona impressione. Quando entrai a casa sua sembrava come se fossi da un parente, un nonno. Ero emozionato, per me era come incontrare il papa”.