“La macchinazione contro la Lega organizzata al Metropol, diventata una clava per colpire uno dei principali partiti italiani alla vigilia delle ultime Europee, si fa sempre più grave e sconcertante con le nuove rivelazioni de La Verità: a questo punto è quantomai necessario un intervento del Copasir. Oltre a quello che appare come un agente provocatore de l’Espresso che cercava in tutti i modi di incastrare la Lega in accordo con un amico giornalista, al tavolo ci sarebbero stati anche uomini dei servizi segreti stranieri. È vero? La nostra intelligence ha qualcosa da dire, anche alla luce del ruolo che aveva all’epoca Matteo Salvini, cioè Vicepremier e Ministro dell’Interno? Sconcertante il silenzio della politica e di alcuni dei principali media del nostro Paese: questa operazione ha inquinato il dibattito politico e indebolito la nostra democrazia”. Così una nota della Lega.
“Incredibile – prosegue – l’afonia di Marco Damilano che dirigeva l’Espresso e poi è stato premiato dalla sua sinistra con un posto in Rai a spese degli italiani. Per anni lui e altri commentatori hanno insinuato sui rapporti tra Lega e Russia, nonostante l’archiviazione della magistratura: ora non hanno nulla da osservare?”.