Non si sblocca lo stallo tra governo e regioni per l’erogazione delle risorse europee del Fondo di sviluppo e coesione per il 2021-2027. Che risulta, appunto, ancora congelato. Una ripartizione tra le Regioni era stata operata dal governo precedente, alle regioni del Sud era stato assegnato circa l’80% delle risorse previste: mancava però la delibera del Cipess, che di fatto, ancora, non c’è.
“Sono dieci mesi che facciamo riunioni, sentiamo parlare di programmazione, coordinamento, regie ma i soldi non si vedono”, denuncia Vincenzo De Luca presidente della Campania al termine della Conferenza Stato-Regioni. La paura per le Regioni è che i soldi non vengano erogati secondo gli accordi già presi. Timori evidenziati anche dalle recenti dichiarazioni del ministro Fitto in merito al mancato utilizzo del 75% dei fondi del periodo precedente. “Sono i ministeri che non spendono non le Regioni. Qui siamo di fronte ad un vero e proprio scippo”, incalza De Luca.
“L’ho visto in difficoltà anche di fronte alle regioni della sua parte politica. Io credo che il governo – ha sottolineato Michele Emiliano, governatore della Puglia – si voglia tenere i 48 miliardi dell’ Fsc per utilizzarli in maniera diversa da quanto disposto dalla legge e che fissa all’80% la quota destinata alle Regioni del Mezzogiorno”. “Il governo vuole coordinare insieme i fondi del Pnrr e l’Fsc – ha replicato il ministro per gli affari europei, le politiche di coesione e il PNRR, Raffaele Fitto – Il monitoraggio della programmazione dei fondi europei del periodo precedente dice che sono stati utilizzati solo il 34% dei fondi. Mi sembra necessario mettere in campo delle correzioni, lo vogliamo fare con un confronto chiaro e aperto con le Regioni”.