Ue, 15 Stati contro legge anti Lgbtq+ungherese: Italia si schiera con Orbán

Yuri Guaiana, rappresentante di +Europa all'Alde: "Il governo decide di far mancare il sostegno del nostro Paese ai valori fondamentali della nostra Unione"

La Commissione europea ha fatto ricorso contro la legge ungherese che discrimina le persone Lgbtq+. Quindici Stati membri, così come il Parlamento europeo, hanno aderito ma non l’Italia. 

La denuncia di +Europa

“Mentre ben 15 Stati membri dell’Ue si uniranno nella causa della Commissione europea contro l’Ungheria riguardante la legge contro la cosiddetta ‘propaganda omosessuale’ adottata in Russia nel 2013, l’Italia si schiera con Orbán e una minoranza di Stati Membri che si battono contro una società europea aperta e inclusiva”, afferma Yuri Guaiana, rappresentante di +Europa all’Alde (Partito dell’Alleanza dei Liberali e dei Democratici per l’Europa). “Con questa scelta – sottolinea Guaiana – il governo Meloni ha modificato la posizione del governo Draghi che aveva aderito alla dichiarazione del 17 maggio 2021 in cui si impegnava a proteggere i diritti fondamentali delle persone LGBTI+ e alla lettera dei capi di Stato e di governo ai presidenti delle istituzioni europee, il 24 giugno 2021. Il governo decide quindi di far mancare il sostegno del nostro Paese ai valori fondamentali alla base della nostra Unione quali la dignità umana, la libertà, la democrazia, l’uguaglianza, lo Stato di diritto e il rispetto dei diritti umani schierandosi implicitamente con leggi ispirate dalla Russia di Putin. +Europa continuerà a lottare, al fianco delle comunità LGBTI+ europee, per riportare l’Italia – conclude l’esponente di +Europa – nel solco dell’azione dei Paesi fondatori dell’UE a difesa dei valori comuni europei”.