Secondo il ministro della Difesa la brigata di mercenari russi e filorussi usa il suo "peso rilevante in alcuni paesi africani". Il Pd: "Lo avevamo già denunciato"
Polemica per le parole del ministro della Difesa italiano: “Mi sembra che ormai si possa affermare che l’aumento esponenziale del fenomeno migratorio che parte dalle coste africane sia anche, in misura non indifferente, parte di una strategia chiara di guerra ibrida che la divisione Wagner, mercenari al soldo della Russia, sta attuando, utilizzando il suo peso rilevante in alcuni paesi africani“. Così in una nota il ministro della Difesa Guido Crosetto.
La reazione del capo del gruppo Wagner
Yevgeny Prigozhin, capo del gruppo Wagner, risponde con un audio su Telegram al ministro della Difesa italiano, Guido Crosetto, che aveva parlato dell’aumento del fenomeno migratorio dalle coste africane come parte di una “strategia di guerra ibrida” messa in atto dalla stessa Wagner, presente in vari Paesi dell’Africa. “Non abbiamo idea di cosa stia accadendo in merito alla crisi dei migranti, ma noi non ce ne occupiamo”, ha detto Prigozhin, utilizzando poi per l’esponente del governo italiano il termine russo ‘Mudak’, un pesante insulto.
Le reazioni
“Il ministro Crosetto afferma che i migranti ce li mandano i russi, cosa che sarebbe di per sé una ragione in più per salvarli. Ma non si vergogna a fare simili insinuazioni sulla pelle di chi scappa da guerre e luoghi in cui non vengono tutelati i diritti umani? Invece ci troviamo di fronte a un Governo che poteva salvare decine di vittime innocenti, ma non lo ha fatto, e adesso si usano per fare propaganda”. Così, in una nota, il co-portavoce nazionale di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, Angelo Bonelli. “Quindi per Crosetto la causa delle migrazioni è il comando Wagner e non la crisi umanitaria imponente che abbiamo di fronte, quella del ministro è una dichiarazione che ha il solo scopo di distrarre l’opinione pubblica dalle drammatiche responsabilità del governo Meloni”.
Il Pd rivendica di aver già denunciato la cosa: “Oggi il ministro della difesa, Guido Crosetto, ha affermato: ‘l’aumento esponenziale del fenomeno migratorio che parte dalla coste africane è anche, in misura non indifferente, parte di una strategia chiara di guerra ibrida che la divisione Wagner, mercenari al soldo della Russia, sta attuando utilizzando il suo peso rilevante in alcuni paesi africani’. Quando lo dicemmo noi del Partito Democratico, la scorsa estate, venimmo riempiti di contumelie dalla destra. Ricordo ancora che la mia tesi venne bollata a quelle latitudini come ‘fantascientifica’, per non dire di peggio. Eppure, bastava ascoltarci”. Lo scrive su Facebook il senatore del Pd Enrico Borghi, componente del Copasir. “Pubblico di seguito – prosegue Borghi – la mia intervista a la Repubblica del 29 luglio 2022, in cui parlavo esplicitamente del ruolo della Wagner e della guerra ibrida russa. Dopo aver perso mesi importanti a smentire l’evidenza, ora il governo si rende conto che c‘è (anche) una regia ostile straniera dietro al dramma dell’immigrazione clandestina. E che non eravamo dei visionari nel denunciarlo. Attendiamo ora che i partiti della destra affascinati da Putin che siedono nell’esecutivo tirino analoghe conclusioni come quelle formulate dal ministro della Difesa”.
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