Continuano le critiche delle opposizioni contro la proposta di modifica in legge di bilancio

Marcia indietro di Fratelli d’Italia dopo le polemiche sull’ipotesi di abolire, nella manovra, il bonus cultura da 500 euro concesso ai diciottenni. Il deputato FdI Federico Mollicone, parlando con RaiNews24, ha detto: “Non aboliamo la 18App, è una fake news, noi tuteleremo i giovani e modificheremo la 18App eliminando le storture”. L’emendamento alla legge di bilancio che cancella il bonus era stato fortemente criticato dalle opposizioni, e in particolare dal leader di Italia Viva, Matteo Renzi, che anche questa mattina su Twitter aveva scritto: “Vedo che la Meloni insiste: vogliono davvero cancellare la #18app, il nostro bonus cultura che ci ha copiato tutta Europa. Ma di cosa ha paura questa destra? Di un ragazzo che legge? O di uno che va al concerto o entra per la prima volta a teatro? Ma perché tagliare proprio sulla #18app? Ma a chi può far male la cultura?”

Italia Viva ha anche lanciato una petizione online per il ritiro dell’emendamento, che in poco meno di una giornata ha raccolto già 20mila firme. 

Dopo le parole di Mollicone, la presidente dei senatori del Pd, Simona Malpezzi, ha twittato: “L’emendamento di maggioranza abroga #18APP. Capisco la difficoltà di Mollicone di difendere una scelta gravissima che punisce i ragazzi, ma negare l’evidenza è un’offesa ai giovani e al Paese. Ritirino l’emendamento altrimenti il Ministro @g_sangiuliano dia parere contrario”.

Allo stesso modo, chiede il mantenimento del bonus cultura anche tutto il mondo del libro: autori, editori, librai, cartolibrai e bibliotecari, tramite un appello firmato dalle rispettive associazioni di settore. “Da quando è stata approvata nel 2016 la 18App ha consentito a migliaia di giovani di esplorare e avvicinarsi al mondo del libro, scegliendo in piena libertà cosa leggere. Questa misura”, si legge nell’appello, “non solo ha sostenuto il mondo del libro economicamente, ma ha consentito a un Paese che tradizionalmente legge poco di fare enormi passi in avanti. Lo certifica l’Istat: nei primi tre anni il bonus ha permesso una crescita della lettura nella fascia d’età 18-21 anni dal 46,8% al 54%. Dopo la sua approvazione in Italia, misure simili sono state adottate in molti altri Paesi europei. Sarebbe un paradosso che proprio l’Italia cancellasse adesso una misura virtuosa che in molti ci hanno copiato“.

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