Le parole del segretario del Partito democratico ha anche proposto Malpezzi e Serracchiani come capigruppo di Senato e Camera
Enrico Letta, dopo la riunione con i senatori del Partito democratico, ha proposto Anna Rossomando e Anna Ascani come vicepresidenti di Senato e Camera, cariche che si votano il 19 ottobre.
La proposta dei capigruppo
Letta come capigruppo del Pd ha proposto, invece, Debora Serracchiani alla Camera e Anna Malpezzi al Senato. Quest’ultima eletta per acclamazione durante l’assemblea dei senatori del Partito democratico. “Il Congresso costituente di questo nuovo Pd è l’obiettivo principale che abbiamo davanti e deve coesistere con questa fase di opposizione. Questo percorso è l’unico modo per invertire la china discendente. Per questo, nella parte che mi compete di proposta, ho deciso di proporre una scelta di continuità. In questo anno e mezzo abbiamo ottenuto risultati importanti con Simona Malpezzi e Debora Serracchiani, quindi mi sento di suggerirvi una riconferma“, ha detto il segretario Pd che poi lancia un appello all’unità delle opposizioni.
“No opposizioni divise”
“Noi non dobbiamo essere un’opposizione di comodo, ma anzi un’opposizione forte e importante. Per farlo, dobbiamo fare l’opposto di quanto successo giovedì: opposizioni divise che si vendono per un piatto di lenticchie. Questo è quello che vuole la maggioranza e ha un impatto devastante sull’opinione pubblica”, ha detto il segretario del Pd. “So che il nostro gruppo è al di sopra di ogni sospetto e vi chiedo di ribadirlo in tutte le uscite pubbliche”.
Il clima nel Terzo polo, però, è tutt’altro che disteso: Calenda minaccia di non partecipare al voto dei vicepresidenti del Parlamento. “L’unico modo di mettere in crisi la maggioranza è che le opposizioni siano unite”, ha ribadito Letta. “Ma se la maggioranza ha pronti gli ascari pronti a sostituirsi tutto è vano. Serve un’intesa la più ampia possibile per mettere in difficoltà la maggioranza, soprattutto al Senato. Noi abbiamo ridotto al minimo i toni aggressivi nei confronti delle opposizioni. Dobbiamo rivendicare questo atteggiamento, ma dobbiamo anche obbligare loro a stare sui temi. Le scelte dei Presidente delle Camere spinge verso una maggiore coesione e capacità di incisione da parte nostra”, ha concluso il leader dem.
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