Tiene banco la polemica sulle possibili “ingerenze” di altri Paesi negli affari elettorali italiani. “L’Italia cambia postura. Se c’è un abbrivio, una forza di inerzia da parte della Francia o di altri, abituati al fatto che si potevano dare schiaffi all’Italia senza che la sinistra reagisse, la nuova postura che non è solo della Meloni ma, più importante di Meloni, ovvero del presidente della Repubblica e dell’attuale presidente del Consiglio, all’unisono con il futuro eventuale presidente del Consiglio, dimostra che le ingerenze non sono ammesse da parte di Paesi che vogliono considerarsi e che noi consideriamo Paesi amici. Più sono amici e più dovrebbero stare attenti a fare queste cose”. Lo ha detto il vicepresidente del Senato, Ignazio La Russa, lasciando la Camera.