Il presidente del Coni spera nell’istituzione di un ministero dedicato allo Sport: “Come Coni auspichiamo che per lo sport ci sia un ministro, a quel punto sarebbe tanto più autorevole se ha anche un portafoglio. Sarebbe un attestato culturale importante, tra l’altro abbiamo le Olimpiadi in casa”, ha detto Giovanni Malagò, rispondendo a una domanda a margine della Giunta odierna sui desiderata del movimento sportivo italiano relativi alle scelte del prossimo governo.
Quanto all’incontro tra il presidente del Cio Thomas Bach e la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, avvenuto giovedì scorso, il capo dello sport italiano ha ribadito: “Penso sia stato anche un importante riconoscimento direi al nostro Paese, oltre che al Coni. Siamo il paese organizzatore delle Olimpiadi invernali e vista la peculiarità del contesto storico politico del Paese, era giusto auspicare un incontro con la persona che ha vinto le elezioni”, ha aggiunto Malagò.
“Noi non contestiamo la ratio delle tutele, ma il contesto storico. Non si vede il motivo per cui adesso, nella drammaticità della crisi energetica, senza coperture economiche per tutelare il datore di lavoro, ci debba essere questo aggravio di costi per le società. O lo Stato garantisce una copertura totale delle spese per i prossimi 2-3 anni, oppure il problema è spaventoso”. Così il presidente del Coni, Giovanni Malagò, sull’approvazione in via definitiva del decreto legislativo correttivo in materia di lavoro sportivo. “Il vincolo? Qui c’è una battaglia di carattere culturale, ma ci rimettono soprattutto gli sport di squadra. Sia Gravina sia Petrucci sono stati chiarissimi in Giunta. Chi ha pensato questa legge non sa di cosa parla” ha concluso.
“Un ministro dello sport? Senza portafoglio c’è già stato e ci potrebbe essere. Non so se ci sarà o meno, anche se ne ho parlato con Meloni. Al di là se sarà un ministro, un viceministro o un sottosegretario, sicuramente qualcuno che abbia la responsabilità per dirigere il mondo dello sport secondo me va valutato molto di più di quanto fatto negli ultimi tempi. Ci sono le Olimipiadi e poi tutto ciò che si muove attorno al mondo del calcio, che è una delle più grandi industrie italiane”. Lo ha detto il senatore di FdI e tifoso dell’Inter Ignazio La Russa nel corso della prima puntata della nuova stagione di ‘La Politica nel Pallone’, trasmissione giunta al ventennale, su Gr Parlamento. “Io ministro dello sport? Sto benissimo dove sto, ho fatto tutto, ma qualunque cosa mi chiamassero a fare sarei pronto, senza ambizioni particolari”, ha concluso.