All’indomani della minaccia di Putin anche Giuseppe Conte è tornato a parlare del conflitto in Ucraina. Parlando del rischio di una guerra nucleare il leader grillino ha detto: “Io credo che nessuno in questo momento possa garantire che non si arrivi a questo. Purtroppo, sono stato un facile profeta. Il problema vero è che mi sembra che l’Occidente si sia concentrato” soltanto sul permettere l’autodifesa dell’Ucraina.
“Il negoziato di pace è l’unica via di uscita che abbiamo. Richiede degli sforzi diplomatici intensi, costanti e grande determinazione. Non è che funziona che se fallisce, si continua a fare la guerra e ad accettare il rischio di proporzioni incontrollabili. Dobbiamo cercare di perseguire a tutti i costi un negoziato di pace”, ha aggiunto il presidente del Movimento 5 Stelle parlando ai microfoni di Radio Capital. “Zelensky è l’aggredito e non c’è dubbio, sta opponendo resistenza. Nel momento in cui chiediamo che chiede armi sempre più sofisticate, non possiamo pensare di conseguire una vittoria militare”, ha aggiunto.

Incartamento internazionale Meloni, inidonea a governare
Sempre nel corso del suo intervento all’emittente romana, Conte ha parlato dei suoi avversari politici. Meloni e Salvini “sono inidonei a governare in Italia”, ha dichiarato l’ex premier che ha poi aggiunto: “Credo che ci sia un incartamento totale anche nella prospettiva internazionale di Meloni, che è andata prima a Washington e poi nell’Unione europea fa asse politico con governi completamente emarginati, con l’Ungheria, la Polonia e in prospettiva con gli estremisti di destra di Vox”

