Il segretario generale della Uil: "Abbiamo bisogno di dare più stabilità ai ricercatori e pagarli meglio"

(LaPresse) “Ripartire dopo due anni di pandemia significa richiamare oggi la politica ai mancati investimenti su innovazione, ricerca e università. L’Istat ci dice che abbiamo speso meno degli altri anni in innovazione e ricerca. Noi vorremmo far passare l’idea che il Paese si rilancia su questi temi. Nei programmi dei partiti non abbiamo trovato grande attenzione su ricerca e università”. Lo ha dichiarato il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri a margine del congresso della Uil Rua a Roma. “Noi abbiamo il personale più invidiato del mondo, lo formiamo e poi lo mandiamo all’estero. Noi pensiamo che per ricostruire il Paese dopo la pandemia e ora con la guerra, che pone un problema sulla transizione energetica, noi abbiamo bisogno di dare più stabilità ai ricercatori e magari pagarli meglio. Quindi: più investimenti in innovazione, ricerca e università, meno precarietà negli enti, contratti dignitosi al pari di quelli europei”, ha aggiunto Bombardieri.

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