M5S, Conte apre al Pd poi aggiusta il tiro. Castelli dice no al seggio a Novara

Il leader del Movimento 5 Stelle a Mezz'ora in più su Rai 3: "Le delusioni maturate ci rendono ancora più prudenti e intransigenti. Da ora in poi noi ci siederemo a un tavolo con condizioni più chiare del passato e non cederemo su nulla"

“Una prospettiva di lavorare domani con altre forze politiche come il Pd ci può stare. Però dico al Pd e ai nostri elettori: le delusioni maturate ci rendono ancora più prudenti e intransigenti. Da ora in poi noi ci siederemo a un tavolo con condizioni più chiare del passato e non cederemo su nulla”. Lo ha detto il leader del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte, ospite di Mezz’ora in più su Rai 3. “In politica pensare di governare da soli è difficile, io me lo auguro, siamo in crescita nei sondaggi, ma un governo monocolore è improbabile”, ha risposto Conte.

“Siamo l’unica forza politica che oggi presenta liste con persone tutte votate da una consultazione in rete con gli iscritti. Uscivamo dall’applicazione della regola del doppio mandato, abbiamo avuto un ricambio forte, avevamo bisogno di garantire un minimo di continuità e di esperienza e anche di novità dalla società civile. Quindi mi assumo la responsabilità di aver proposto 15 figure” dice ancora Conte a in Mezz’ora in più, su Rai 3, replicando alle polemiche sul listino bloccato. “Oggi presenteremo delle candidature che per un quarto sono figlie di questo listino, e per tre quarti vengono dalle parlamentarie. Mi sembra un giusto mix. Si legge questa formula giornalista dei ‘fedelissimi di Conte'” ma ‘Chiara Appendino o Patuanelli sono fedelissimi di Conte o del Movimento?”, ha concluso Conte.  

“Quando leggo il programma della Meloni lo ritengo per la maggior parte inadeguato. Da cittadino italiano, prima che da politico, ritengo che alcune soluzioni sono proprio strampalate, come quella di offrire ai giovani coattivamente un lavoro. Però non ritengo che Fratelli d’Italia, Meloni, il centrodestra al Governo sia un pericolo per la democrazia. Abbiamo un sistema di pesi e contrappesi adeguato”.

Conte aggiusta il tiro

“Nelle condizioni attuali con i vertici nazionali del Pd folgorati dell’agenda Draghi non potremmo nemmeno sederci al tavolo. E noi i nostri valori, le nostre battaglie non li svendiamo. Lo abbiamo già dimostrato, senza paura di pagarne il prezzo”. Lo scrive sui social il leader M5S Giuseppe Conte, in merito a quanto dichiarato nella sua intervista a Mezz’ora in più, su Rai 3.

Laura Castelli: Novara? No grazie

“Scopro dai giornali, e da qualche simpatico tweet, che sarei candidata all’uninomimale di Novara. No grazie, “casa mia” è Collegno, se la coalizione ha fatto altre scelte ne prendo atto e in pieno spirito di squadra darò il mio contributo nei plurinominali di Impegno Civico, sperando però che questa campagna elettorale sia caratterizzata da proposte per i cittadini e no da attacchi, insulti e odio. Con Impegno Civico abbiamo una proposta chiara, la sfida è andare oltre il 3%, daremo il massimo per raggiungere l’obiettivo”. Così il Vice Ministro dell’Economia e delle Finanze Laura Castelli, Deputata di Impegno Civico. 

“Il nuovo Pd candida Laura Castelli, il nostro Pd candidava Pier Carlo Padoan. La differenza è netta. Chi vota il nuovo Pd vota Di Maio e Castelli. Ecco perché noi siamo altro, siamo altrove Italia Sul Serio Terzo Polo”. Cosi Matteo Renzi, leader di Italia Viva, su Twitter.