Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, questa mattina si è recato al Quirinale per un colloquio con il Capo dello Stato, Sergio Mattarella. Il premier è poi rientrato a palazzo Chigi. L’incontro di questa mattina, si apprende, rientra nelle consuete interlocuzioni, tanto più in fasi delicate come l’attuale, e all’indomani del viaggio in Algeria. Prima delle 10, il segretario del Pd Enrico Letta è stato avvistato dal ‘Foglio’ fuori da palazzo Chigi dopo aver incontrato il premier Mario Draghi. Al Nazareno nessuna smentita sull’incontro.
All’inizio del vertice del centrodestra di governo – a Villa Grande nella residenza romana di Silvio Berlusconi – è stato espresso sconcerto perché il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha ricevuto il segretario del Pd e non i leader degli altri partiti della maggioranza, dopo che, peraltro, era stata chiesta una verifica politica. E il premier, in serata, ha visto Salvini, Tajani, Cesa e Lupi.
“Domani mattina mi sveglierò sereno, assolutamente sereno. Domani sarà una bella giornata, ne sono sicuro”. Così il segretario del Pd, Enrico Letta, alla ‘Festa de l’Unità’ di Roma.
Il centrodestra di governo è stato ricevuto dal presidente del Consiglio, Mario Draghi questa sera. A palazzo Chigi sono entrati Matteo Salvini, leader della Lega, Antonio Tajani, coordinatore di Forza Italia, Maurizio Lupi, presidente di Noi con l’Italia, e Lorenzo Cesa, leader di Udc.
“Con gli amici di Lega, Udc e Noi con l’Italia ci siamo riuniti a Villa Grande, qui a Roma. Il centrodestra di governo sta valutando l’attuale momento politico, davvero preoccupante, dovuto agli inspiegabili comportamenti anche delle ultime ore di Giuseppe Conte, del Movimento 5 Stelle e del Partito democratico”. Così il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, su Instagram a commento di un video che cattura alcuni momenti del vertice di centrodestra di governo.
Il presidente del Consiglio Mario Draghi sarà alla Camera per rendere le sue comunicazioni giovedì alle 9. Lo ha stabilito la conferenza dei capigruppo di Montecitorio. La replica del premier è attesa intorno alle 11.30, a seguire le dichiarazioni di voto e il voto per appello nominale alle 13.45-14.
Il presidente del Consiglio Mario Draghi renderà le sue comunicazioni in Senato domani alle 9,30. E’ quanto ha stabilito la conferenza dei capigruppo di palazzo Madama. Al termine della comunicazioni di Mario Draghi in Senato ci sarà la sospensione dei lavori dell’aula per la consegna alla Camera del discorso del presidente del Consiglio, dalle 10.30 alle 11. Il contingentamento sarà di circa cinque ore e mezza più le dichiarazioni di voto. Quindi dibattito dalle 11 alle 16.30. La replica è prevista dalle 16.30 alle 17. A seguire un’ora e mezza di dichiarazioni di voto fino alle 18.40 circa quando partirà la chiama per voto nominale sulla fiducia.
Incredulità del centrodestra di governo, che si sta confrontando a Villa Grande, per le provocazioni del Pd: il premier non può gestire una crisi così complessa confrontandosi solo con il campo largo di Pd e 5Stelle, a maggior ragione dopo una crisi causata dallo strappo di Giuseppe Conte e dalle provocazioni del Partito democratico. E’ quanto filtra dalla riunione. Al momento non è stata formulata alcuna richiesta a Palazzo Chigi.
“Diciamo la verità, il partito di Conte ha già deciso di non votare la fiducia al governo Draghi. Conte sta scommettendo sul voto anticipato, ma sarebbe un ulteriore crollo nei sondaggi”. Così Di Maio intervenendo in assemblea congiunta di insieme per il futuro.
“Abbiamo superato quota 100.000 firme per chiedere a Draghi di restare a Palazzo Chigi. Grazie a chi ha firmato, grazie di cuore. La petizione popolare, l’appello dei sindaci, le piazze, le sollecitazioni internazionali: mi sembra ormai evidente che la maggioranza silenziosa che chiede al governo di andare avanti ha trovato il modo di far sentire la propria voce. Da qui a domattina c’è ancora tempo per firmare e soprattutto far firmare gli amici (è importante che tutti si sentano coinvolti)”. Così Matteo Renzi, leader di Italia viva, nella sua enews.
“Al Premier Draghi tocca oggi la valutazione: accogliere l’appello ad andare avanti, appello che viene da una larga fetta della società civile di questo Paese, o confermare le dimissioni e a quel punto credo che non ci siano alternative alle elezioni prima possibile (fine settembre, inizio ottobre). Domani la vera questione non è se i partiti daranno fiducia al Premier, ma se il Premier dimostrerà di avere ancora fiducia nell’azione di questo Parlamento. Io spero che si vada avanti. Se Draghi non vuole, meglio andare tutti a casa e alle elezioni. Dei Cinque Stelle, per favore, non parliamo più”. Così Matteo Renzi, leader di Italia viva, nella sua enews.
“Siamo in una situazione surreale, dovevamo occuparci di problemi reali del paese, pensando a famiglie e imprese, ma siamo invece in mezzo a una crisi di governo. La maggioranza dei cittadini sa chi è il responsabile di questa crisi, ha un nome e cognome: è Giuseppe Conte”. Così Di Maio intervenendo in assemblea congiunta di insieme per il futuro.
“Il direttivo della Camera del gruppo M5S, oggi partito di Conte, ha espresso la volontà di votare la fiducia al governo Draghi, al di là della volontà dei vertici”. Così Di Maio durante l’assemblea congiunta di Insieme per il Futuro. Secondo il ministro degli Esteri “dalle dimissioni di Draghi ad oggi sono successi due fatti politici clamorosi: le manifestazioni e gli attestati di supporto al governo Draghi affinché possa restare in carica: oltre 1600 sindaci, la società civile, gli imprenditori, la comunità finanziaria e quella internazionale e che il direttivo della Camera del gruppo M5S, oggi partito di Conte, ha espresso la volontà di votare la fiducia al governo Draghi, al di là della volontà dei vertici”.
“Il dato politico ed istituzionale, correttamente rilevato dal Presidente Mattarella è che il Presidente Draghi non è stato mai sfiduciato dal M5S. L’Italia sarebbe danneggiata dalle elezioni anticipate. L’attività di governo va ripresa. Per farlo con la fiducia della originaria maggioranza, il Presidente Draghi dovrebbe impegnarsi su alcune priorità fondamentali per la nazione: l’aggiustamento del bonus 110%; l’introduzione di un tetto nazionale al costo del gas; l’approvazione di un intervento adeguato per arginare la caduta del potere d’acquisto di redditi da lavoro e pensione finanziato dall’innalzamento e ampliamento del contributo straordinario sugli extra-profitti; la definizione di un salario minimo legato ai contratti collettivi nazionali; la riattivazione delle causali nei contratti a tempo determinato per arginare la piaga delle vite precarie. Sono impegni contenuti anche nella lettera di Giuseppe Conte a Mario Draghi. Ma se il Presidente del Consiglio li includesse nella sua agenda non si piegherebbe al M5S. Risponderebbe alle emergenze fuori dal Palazzo ed eviterebbe l’allargamento delle ferite sociali e l’ulteriore impoverimento della nostra democrazia costituzionale”. Così il deputato di LeU, Stefano Fassina, in un intervento su Huffington Post.
Per i bookmaker il premier Mario Draghi avrà la fiducia ma non arriverà a mangiare il panettone. Secondo ‘Oddsdealer.net’ – fornitore di quote per i bookmaker internazionali – domani il presidente del Consiglio incasserà il sì della maggioranza (l’ipotesi è a 1,60, contro il no a 2,30). Ma sarà una “fiducia a orologeria”, perché – si rileva – “non arriverà alla fine dell’anno”. Saranno infatti le continue “fibrillazioni dei partiti a mettere a rischio il suo mandato a Palazzo Chigi anche nei prossimi mesi”.
Il segretario del Pd, Enrico Letta, secondo quanto si apprende ha convocato il coordinamento politico del Partito Democratico, composto dai membri della segreteria, dai ministri e da alcuni ex ministri.
“Le tempistiche di una crisi di governo e di elezioni anticipate sono incompatibili con il rispetto degli obiettivi del Pnrr. In questi mesi abbiamo lavorato moltissimo per rispettare il cronoprogramma stringente e l’erogazione dei fondi è condizionata dal rispetto. Se ci fosse una crisi, indipendentemente da chi verrà dopo, questi due mesi che serviranno per andare alle elezioni rischierebbero di far saltare gli impegni”. Così il ministro per il Sud e la coesione territoriale, Mara Carfagna nel corso della conferenza stampa per la firma dell’Accordo di Parteneriato con la Commissione europea sui fondi strutturali 2021-2027. “E’ vero che comunque tra 8 mesi si andrà a elezioni, ma la differenza tra andare a scadenza naturale della legislatura e un’uscita disordinata caotica sta nel fatto che in questi 8 mesi ballato due rate del Pnrr e la fase più delicata della messa a terra e della realizzazione delle principali opere. E balla una manovra economica sicuramente strategica e tutte le azioni per garantire un approvvigionamento energetico in una fase in cui l’Italia deve svincolarsi dalla dipendenza energetica dalla Russia”, aggiunge.
“Per me è essenziale che Mario Draghi resti al governo perché è un personaggio di autorevolezza assoluta che ha dato la possibilità di far affluire nel Paese risorse importanti, penso al Pnrr. Ma allo stesso tempo crea affidabilità verso il sistema Italia, per gli investimenti delle banche, per la possibilità di pensare dall’estero a progetti realizzati sul nostro territorio”. Lo ha detto il presidente della Toscana, Eugenio Giani, a margine di un evento a Firenze.”Draghi ha dato alla compagine di governo quella chiarezza di indirizzo che permette a tutti di sapere cosa ci possiamo aspettare e cosa fare. La sua uscita di scena sarebbe un elemento di precarietà, e chi l’ha determinato avrà una bella lezione da parte degli elettori”.
“Evidente a che in queste ore ci sono dibattiti all’interno di alcuni partiti, aspettiamo le comunicazioni ufficiali e di vedere chi si impegnerà a sostenere lealmente il Governo Draghi o a non sostenerlo, come nel caso del 5stelle”. Così il presidente di Italia Viva Ettore Rosato al Tg1. “Quello che ci aspetta è un periodo molto complicato e questa consapevolezza ha spinto la richiesta di tanta gente, del mondo delle imprese e delle associazioni perché Mario Draghi rimanga al suo posto. In questo momento – ha aggiunto Rosato – è importante una larga coalizione, non un Governo di destra o sinistra, per dare un segno agli italiani di un paese che affronta unito una fase difficile”.
A quanto si apprende il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, a breve riunirà i gruppi parlamentari di Insieme per il Futuro.
“Mi auguro che si vada avanti con questo governo, anche perché è un oggettivo sentire comune. Ma per andare avanti non servono tifosi o anatemi, servono costruttori e persone che aiutino a unire. Questo è il ruolo che si è ritagliato Enrico Letta e ha fatto molto bene”. Lo scrive su twitter il Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti.
È iniziato a Villa Grande, a Roma, il vertice del centrodestra di governo. Con Matteo Salvini, fanno sapere dalla Lega, ci sono i capigruppo Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo.
“Ascoltiamo cosa dirà domani Draghi. Salvini e Berlusconi hanno dichiarato in maniera esplicita che sono favorevoli a proseguire, ma senza gli elementi di disequilibrio che hanno causato questa crisi: i 5Stelle soprattutto”. Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana a margine di un convegno all’università di Pavia. Per Fontana, inoltre, “anche il Pd ci ha messo del suo in questa crisi: in un momento in cui le cose stavano funzionando, introdurre la discussione su due leggi divisive – su cui non entro nel merito – è stata una provocazione fatta con il chiaro scopo di destabilizzare il governo. I primi a dare uno scossone al governo sono stati loro, con ius scholae e cannabis”.
“Leggo della mia presenza al vertice convocato oggi a pranzo da Berlusconi con parte del centrodestra. Notizia destituita di fondamento. Primo, perché non è mia abitudine presentarmi ai pranzi dove non sono stato invitato. Secondo, perché in questi giorni di crisi abbiamo assistito a una girandola di posizioni del cosiddetto centrodestra, di cui non condivido il merito e su cui nessuno ha chiesto il nostro parere. Terzo, perché non c’è bisogno di vertici per conoscere la chiarissima posizione di Italia al Centro, favorevole alla stabilità del Paese, senza se e senza ma, senza distinguo e senza condizioni”. Così scrive in una nota il presidente della Liguria e di Italia al Centro Giovanni Toti.
“No” i ministri di Forza Italia non hanno parlato con Silvio Berlusconi, “ogni partito sceglie il tipo di consultazione più efficace”. Così Mara Carfagna, ministro per il Sud, nel corso della conferenza stampa in occasione della firma dell’accordo di partenariato per la programmazione dei fondi europei di coesione 2021-2027.
“Abbiamo parlato della questione del governo, visto che siamo il Paese ospitante delle prossime Olimpiadi e Paralimpiadi invernali e dei prossimi Giochi del Mediterraneo. Non facciamo politica, ma in questo momento di congiuntura internazionale, con la crisi economica e la guerra, le dimissioni di Draghi sono viste con forte preoccupazione dalla comunità internazionale”. Così il presidente del Coni, Giovanni Malagò, nel corso della conferenza stampa post Giunta Nazionale. “Ho sentito Draghi domenica pomeriggio e gli ho detto che il mondo dello sport è con lui. Nei prossimi mesi ci sarebbe incertezza, se saltasse il governo cambierebbero tante strategie. E questa incertezza non fa piacere”.
“L’onorevole Giorgia Meloni ha notato delle ‘dissonanze cognitive’ nella sinistra perché, è la sua tesi, la stampa registra una massiccia mobilitazione popolare pro-Draghi e nello stesso tempo i sondaggi assegnano la vittoria a chi sta all’opposizione. È un ragionamento maldestro. Non si capisce, prima di tutto, perché Meloni associa la stampa alla sinistra. Poi, il riferimento alla vittoria di chi sta all’opposizione: se intende riferirsi ai sondaggi del suo partito, forse, ha ragione, sui sondaggi. Se, invece, si riferisce alla vittoria del centrodestra allora dovrebbe correggere la sua affermazione perché la vittoria sarebbe di uno schieramento per metà al governo e metà all’opposizione. E sarà da vedere se questo schieramento esisterà ancora quando si andrà alle urne”. Così in una nota il deputato di Azione, Osvaldo Napoli.
“Qualcuno dovrà spiegare ai cittadini come un premier autorevole e che ha portato avanti le riforme in Italia dopo 17 mesi viene visto come qualcuno da accompagnare alla porta”. Così Mara Carfagna, ministro per il Sud, nel corso della conferenza stampa in occasione della firma dell’accordo di partenariato per la programmazione dei fondi europei di coesione 2021-2027. “Il momento della verità sarà domani e dopo le comunicazione del premier Draghi – aggiunge – i leader dovranno chiarire le proprie posizioni”.
“Non è il momento di mettere paletti o porre condizioni. È un approccio che non aiuta, va invece recuperato uno spirito che ci consenta di affrontare tutte le sfide drammatiche che abbiamo. Governare con pragmatismo per risolvere problemi. A chi sta generando questo caos dico che bisogna smettere di guardare i sondaggi e scegliere tra il partito e il Paese”. Lo ha detto poco fa ospite de ‘L’Aria che tira’ su La7, l’ex ministra Lucia Azzolina, deputata di Ipf.
“Draghi oggi è ancora la risposta più credibile a chi vuole trarre vantaggio da una crisi senza precedenti. A lui chiediamo ancora una volta un impegno contro chi specula ai danni dell’Italia, ‘whatever it takes'”. Lo ha scritto su Twitter Graziano Delrio, deputato Pd.
Appello delle scuole cattoliche appartenenti all’Agorà delle parità al premier Draghi affinché ritiri le sue dimissioni. “Illustrissimo Signor Presidente del Consiglio Mario Draghi, noi, Associazioni di gestori e genitori di scuole paritarie cattoliche e d’ispirazione cristiana, AGeSC, Cdo Opere Educative – Foe, Cnos Scuola, Ciofs scuola, Faes, Fidae, Fism, Fondazione Gesuiti Educazione, facenti parte di Agorà della parità, in queste ore difficili per il nostro Paese, vorremmo manifestarle la nostra vicinanza e chiederle di ripensare alle sue dimissioni”, si legge nella lettera rivolta al premier. “Crediamo – prosegue l’appello – che la sua azione di governo sia importante anche per la scuola, istituzione fondamentale e strategica per il nostro Paese. Crediamo che il futuro di molti ragazzi e giovani possa realizzarsi grazie alle scelte messe in campo in questi ultimi mesi che hanno ancora bisogno di essere accompagnate e portate a compimento. Crediamo che il sistema di istruzione e di educazione possa migliorare grazie alla sua attenzione espressa a più riprese per le generazioni future”
“Forza Italia ribadisce con forza che con i 5 Stelle non si può governare. Lo conferma anche il modo in cui stanno gestendo la crisi che loro stessi hanno creato: una riunione perenne, che somiglia alle settimane di autogestione al liceo, senza una linea né una parola chiara se non il continuo ritorno ai famosi 9 punti che hanno già avuto risposta. E’ evidente che nel caso in cui non si dovesse riuscire a trovare una quadra, la soluzione sarebbero le urne: noi non le temiamo”. Così a Sky Tg24 il deputato di Forza Italia e vice presidente della Camera dei Deputati Andrea Mandelli. “L’obiettivo del presidente Berlusconi, quando per primo ha deciso di sostenere il governo Draghi, era offrire risposte concrete al Paese in un momento di grandi difficoltà: per questo non accettiamo il ridicolo balletto grillino. Il senso di responsabilità che ci ha spinto a sostenere l’esecutivo permane, ma vogliamo un governo operativo, non uno paralizzato dai 5 Stelle”, ha concluso.
“Abbiamo bisogno di stabilità come tutte le aziende. Non entriamo nelle vicende politiche, ma chiediamo stabilità. Speriamo che la politica inizi a capire che l’orizzonte che serve al Paese non e’ una legislatura, ma un orizzonte lungo”. Lo ha detto Francesco Milleri, presidente e a.d. EssilorLuxottica, alla presentazione del primo ‘Smart Eyewear Lab’, centro di ricerca congiunto di EssilorLuxottica e Politecnico di Milano.
“L’Italia non può perdere tempo prezioso, abbiamo il Pnrr da attuare e dobbiamo prendere misure efficaci contro inflazione e caro-energia. Basta con i veti della politica del No, dunque, basta con gli sprechi dell’assistenzialismo: dobbiamo mettere Mario Draghi ed il governo nelle condizioni di lavorare, altrimenti c’è un’unica alternativa: il voto. Saranno questi i temi all’ordine del giorno della Direzione Nazionale di Noi con l’Italia”. Lo afferma il presidente di Noi con l’Italia Maurizio Lupi annunciando la convocazione della Direzione Nazionale di Noi con l’Italia oggi pomeriggio alle ore 17 nella sede del partito in Largo Fontanella Borghese, 84.
“Una crisi di governo in una fase così complessa, con una emergenza economica incalzante, nel pieno di un’ondata pandemica, con i redditi delle famiglie schiacciati dall’inflazione e dagli effetti della guerra è un atto di irresponsabilità”. Lo dice il segretario generale della Cisl Luigi Sbarra in un’intervista su ‘Il Foglio’.
“Abbiamo deciso di confermare questo appuntamento con la Commissaria Ue per la Coesione Elisa Ferreira anche in questo momento delicato perché il governo non ha mai smesso di lavorare, segno di responsabilità e serietà nei confronti del Paese”. Così Mara Carfagna, ministro per il Sud, nel corso della conferenza stampa in occasione della firma dell’accordo di partenariato per la programmazione dei fondi europei di coesione 2021-2027.
“Movimento 5 stelle: lascia e si sdoppia. Di scissione in scissione ne rimarrà uno solo. Conte continua a sfidare il presidente Draghi e a disseminare ordigni politici lungo la strada, dimostrando irresponsabilità e mancanza di senso dello Stato”, lo ha detto il sottosegretario alla Difesa e deputato di Forza Italia, Giorgio Mulè rispondendo a una domanda a Rainews24 – Mattina24.Il deputato azzurro cita poi un passaggio de ‘L’italiana in Algeri’ di Rossini dopo la visita del presidente Draghi: “La protagonista recita ‘Pensa alla patria e intrepido il tuo dover adempi’. Questo è il momento in cui con coraggio e senso della Patria bisogna adempiere al proprio dovere ma solo se ci sono le condizioni per farlo. Se invece troviamo muri, steccati e filo spinato è evidentemente impossibile andare avanti come ha spiegato il presidente Berlusconi. Si sta al governo per fare. Se il presidente Draghi comunicherà che ci sono queste condizioni facendo a meno dei 5stelle, Forza Italia ne prenderà atto e saremo conseguenti e coerenti con quello che abbiamo sempre sostenuto. Viceversa siamo pronti ad andare al voto”.
“A prescindere dagli esiti della crisi di governo ed anche in caso di elezioni anticipate, la Lega vuole tutelare la tenuta economica e sociale del Paese garantendo l’approvazione in tempi brevissimi di una legge di bilancio anche tabellare che dia certezze e stabilità. L’obiettivo è evitare un mercanteggiamento preelettorale in sede di bilancio, garantendo al contempo con responsabilità la messa in sicurezza dei conti dello Stato”. È quanto emerso durante la riunione di Matteo Salvini con i ministri e i sottosegretari del partito.
“Noi commissari parliamo come commissari europei, non a nome dei singoli paesi”. La crisi di governo italiana “non è proprio una buona notizia, abbiamo molto rispetto per il notevole lavoro che ha svolto Mario Draghi, abbiamo avuto tutti una serie di crisi nei nostri paesi e dobbiamo continuare a livello di governi, spero che si continui. In tempi di crisi che stiamo affrontando al momento, con le complicazioni che dobbiamo gestire, abbiamo bisogno di unità tra gli Stati membri e la Commissione e anche solidarietà”. Lo ha detto il commissario Ue, Thierry Breton, rispondendo a una domanda sulla crisi di governo italiana.
“È appena finita la riunione tra Matteo Salvini, i ministri e i sottosegretari della Lega. Si conferma grande compattezza: il partito è indisponibile a proseguire il lavoro “con gli inaffidabili 5Stelle e senza chiarezza”. L’auspicio è garantire all’Italia soluzioni all’altezza, evitando che provocazioni, liti e figure inadatte blocchino il Paese. Dal confronto di ieri sera con i gruppi parlamentari, era emersa grande insoddisfazione nei confronti dei ministri Luciana Lamorgese e Roberto Speranza considerati “inadatti a proseguire”. E’ quanto si legge in una nota della Lega.
Vertice del centrodestra di governo oggi a Villa Grande, residenza romana di Silvio Berlusconi. Secondo quanto si apprende, i leader Matteo Salvini, Giovanni Toti, Maurizio Lupi e Lorenzo Cesa si riuniranno con il Cav per fare il punto sulla situazione politica.
“Guai a commettere errori quando mercoledì i partiti dovranno decidere se far continuare o meno l’esperienza del governo di unità nazionale presieduto da Mario Draghi. Dobbiamo augurarci che prendano le loro decisioni in base all’interesse dei cittadini e in difesa della loro qualità di vita.Il fallimento delle politiche populiste sta causando enormi danni al paese bloccato nella ripresa economica e nelle risposte da dare a chi si trova in difficoltà a causa della pandemia e degli esiti della guerra. La proposta di Azione e +Europa è chiara ed è rivolta a tutti quelli che non credono più alle false promesse di una politica che non guarda più all’etica ma esclusivamente ai propri interessi. Facciamo un passo avanti caro Presidente Mattarella e chiediamo ai partiti di unirsi in questo scorcio di legislatura su questi obiettivi. Sia lei a chiederlo e vedrà che la risposta ci sarà da parte di tutti. Cittadini compresi”. Lo dichiara il deputato di Azione, Giorgio Trizzino.
“A sentire la stampa sembra che tutta Italia stia supplicando Draghi di rimanere, come se questo governo fosse nel cuore di tutti gli italiani. Però poi la stessa stampa avverte che se si votasse stravincerebbe chi sta all’opposizione. Tipiche dissonanze cognitive della sinistra”. Lo scrive su Twitter la leader di FdI Giorgia Meloni.
“Noi lavoriamo con la stessa volontà da quattro giorni a questa parte: garantire che questo governo possa andare avanti, smorzando tutte le polemiche e anche non rispondendo a certe provocazioni che in questi giorni ci sono state nei nostri confronti. Per noi l’obiettivo è di evitare che il Paese vada alle elezioni in questo momento: una richiesta che viene anche dal basso, dagli italiani, dai sindaci, da quelli che hanno a cuore la situazione dell’Italia di fronte ad un autunno che si preannuncia difficile. L’unica cosa che non possiamo permetterci è una crisi, dobbiamo occuparci dell’agenda sociale. Noi lavoriamo per questo. La Lega, alleata con chi si oppone a Draghi, è ambigua e, invece, dovrebbe parlare chiaro: sostiene ancora il governo Draghi? Noi sì, convintamente”. Così ad Agorà su Rai3 la presidente dei senatori del Pd, Simona Malpezzi.
“Come annunciato, se il presidente Draghi chiederà la fiducia alla Camere, io la accorderò senza alcun dubbio”. Lo afferma la deputata M5S Maria Soave Alemanno in una intervista a ‘La Gazzetta del Mezzogiorno’. “Oltre un anno fa, in piena crisi pandemica – spiega -, ho approvato la formazione di un governo di unità nazionale. Non smetterò di sostenerlo oggi di fronte a un’emergenza sociale, se possibile, ancora più critica”. La parlamentare salentina, secondo quanto scrive il quotidiano, oggi potrebbe lasciare il Movimento.
C’è il rischio che la crisi politica si ripercuota su quella economica; è invece necessario che “Draghi continui a guidare il governo”. Così il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli.
Bisogna trovare una trovare una soluzione alla crisi di governo affinché il premier Mario Draghi resti a Palazzo Chigi. Questo, in sostanza, il senso dell’appello che il direttore de ‘Il Sole 24 Ore’ Fabio Tamburini lancia sul quotidiano. Un appello firmato, tra l’altro, da 250 top manager e imprenditori, e da numerosi esponenti del mondo accademico.
“O Draghi si convince che bisogna andare avanti nell’interesse del Paese o, Crippa o non Crippa, si va alle elezioni a inizio ottobre. Non ci sono altri scenari per me”. Così il leader di Iv Matteo Renzi in un’intervista a ‘Il Giornale’.”Draghi deve preparare una lista di cose da fare senza ascoltare le paturnie dei partiti e dei partitini: vada, scelga, governi. Draghi faccia Draghi e l’Italia va. Se invece vuole fermarsi, i grillini possono anche fare tre scissioni al giorno ma non cambia nulla”, aggiunge. “Tocca al premier decidere, nessun altro può farlo al posto suo”.
“Viviamo in una situazione di incertezza che non fa bene al Paese”. Così il governatore leghista del Fvg Massimiliano Fedriga in un’intervista a ‘Il Giornale’. “L’instabilità – prosegue – non porta mai cose positive, è quello che la Lega ha contestato più volte a Conte. Ha scatenato una crisi per un pretesto”. Verso Mario Draghi “nutro una grande stima, penso che abbia lavorato molto bene, anche sul piano internazionale per tutelare i nostri interessi internazionali grazie alla sua autorevolezza. La nostra volontà – aggiunge il presidente della Conferenza delle Regioni – invece è molto chiara: una maggioranza dove c’è il M5s è insostenibile, proprio per l’atteggiamento irresponsabile che hanno avuto”. Quindi se il M5s rientrasse in qualche modo nella maggioranza sarà la Lega a dire di no? “Lo faremmo – aggiunge Fedriga – a tutela di Draghi e dell’azione di governo, che sarebbe sempre minata dall’inaffidabilità dei Cinque Stelle, un partito che non ha votato la fiducia a un governo in cui ha i suoi stessi ministri”.
“Il Pd soffre della sindrome di Stoccolma. Ha eletto un avvocaticchio populista a ‘forte punto di riferimento’ progressista solo perché impressionato da tre sondaggi. Spero che questa vicenda apra gli occhi al Pd: M5s è stata una delle più grandi allucinazioni collettive di questo Paese. Una sciagura che sarebbe comica, se non avesse fatto danni gravissimi all’Italia”. Così il leader di Iv Matteo Renzi in un’intervista a ‘Il Giornale’.”Spero che chi insultava Italia Viva per aver cacciato Conte e favorito l’arrivo di Draghi si renda conto di ciò che abbiamo fatto”, aggiunge. “Non che mi dicano ‘scusa’, ma almeno mi dicessero grazie”.
“Le urne anticipate non sono di per sè una sciagura. Ma serve sempre una attenta valutazione del rapporto costi-benefici, che oggi risulta enormemente squilibrato: i costi delle urne anticipate di sei mesi appaiono di gran lunga maggiori dei benefici. Un gioco che, per il Paese, non vale assolutamente la candela e infatti i cittadini non capiscono. Il centrodestra di governo sta dalla parte del Paese”. Così l’economista e ministro per la Pa Renato Brunetta in un’intervista a ‘Il Corriere della Sera’.