Contro la richiesta del Pd si è schierata Fdi, favorevole invece la Lega
ius scholae e cannabis slittano nell’Aula della Camera. L’assemblea questa mattina, su richiesta del deputato dem Emanuele Fiano, ha votato a favore del rinvio alla prossima settimana dell’esame di tutti i provvedimenti iscritti all’ordine del giorno. In calendario, tra gli altri, erano presenti appunto le nuove norme sulla cittadinanza e quelle sulla disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza, in materia di coltivazione, cessione e consumo della cannabis e dei suoi derivati.
Contro la richiesta del deputato dem si è schierata Fdi, attraverso l’intervento in Aula della deputata Wanda Ferro (Fdi). A favore, invece, la Lega che, per bocca del deputato Edoardo Ziello, ha ribadito che argomenti come ius scholae e cannabis “non sono assolutamente la priorità per il nostro paese. La speranza è che vengano totalmente tolti da ogni calendario”. La votazione procedurale, ha comunicato il vicepresidente di turno di Montecitorio, Fabio Rampelli, si è chiusa con l’approvazione da parte dell’assemblea “per 206 voti di differenza”.
“Io vorrei che Giorgia Meloni guardasse in faccia le bambine e i bambini che immagino frequentino la stessa scuola dell’infanzia di sua figlia, perché cresceranno con anche sua figlia. Non capisco perché debba dire che è ideologico il fatto che loro siano qui e abbiano questo diritto, avendo fatto un certo percorso. Non esiste dire che è ideologico. A questo punto secondo me, lo voglio dire chiaro, Giorgia Meloni è razzista perché sta discriminando per ragioni di etnia e questo è inaccettabile, non è giusto. Non puoi dire che è una misura ideologica che non si deve fare, perché stai dicendo a queste bambine e a questi bambini: tu non puoi esistere perché non hai gli stessi diritti degli altri”. Così Valeria Fedeli, senatrice del Pd, intervenuta su Cusano Italia Tv commentando le critiche di Fdi allo Ius scholae.
“In una situazione così clamorosamente negativa che ci attraversa, gli italiani avrebbero diritto ad un governo che pensi ad affrontare i nodi importanti delle famiglie. Invece ci si sta concentrando su temi che fanno da cassa elettorale per la sinistra. Tutti gli argomenti identitari non devono avere diritto di cittadinanza in un governo di larghe intese. Invece stiamo qui a perdere tempo e a consumare i soldi degli italiani per due questioni che non arriveranno a dama e che sono lontani anni luce dai problemi degli italiani”. Così Fabio Rampelli, deputato di Fdi, ai microfoni di Radio Cusano Campus parlando delle fibrillazioni nel governo per lo Ius scholae e cannabis. “Noi siamo in testa alla classifica in Europa per certificati di cittadinanza rilasciati – spiega Rampelli -. Se lo vogliamo riformare come dice di voler fare la sinistra bisogna entrare nel merito. Il ciclo scolastico deve essere completo, fino a 18 anni. Penso che a quell’età ci sia anche la consapevolezza di poter decidere se rimanere legato alle tradizioni della propria famiglia d’origine, non si può imporre la cittadinanza de facto. Non possiamo far finta che non esista un problema di integrazione con cittadini che provengono da teocrazie ad esempio di Paesi musulmani che discriminano le donne. Se io dò la cittadinanza così facilmente vado contro la Costituzione italiana. La scelta deve essere consapevole e solenne. Il cittadino che riceve la cittadinanza deve dichiarare di accogliere tutti i nostri valori e principi fondanti, non ci può essere un automatismo”. Secondo Valeria Fedeli, la presidente di FdI Giorgia Meloni è razzista. “Questa dichiarazione è veramente penosa – conclude Rampelli -. Penso che la sinistra dovrebbe essere un po’ più seria. La sinistra non approfondisce mai i temi. Razzista è chi si sente superiore e vuole imporre la propria legge. Invece noi vogliamo che ci sia un’adesione consapevole”.
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