Draghi al Quirinale da Mattarella dopo lo scontro sulle spese militari con il leader M5S Giuseppe Conte

"Non possono essere messi in discussione gli impegni assunti, in un momento così delicato alle porte dell'Europa. Se ciò avvenisse verrebbe meno il patto che tiene in piedi la maggioranza", è il commento che filtra da Palazzo Chigi

Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, secondo quanto si apprende, si sarebbe recato al Quirinale per aggiornare il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, sulla vicenda degli investimenti militari.

Draghi ha anche incontrato il leader del Movimento Cinque Stelle, Giuseppe Conte, che al presidente del Consiglio ha “espresso la preoccupazione del Movimento e ribadito la posizione che ho già espresso: in questo momento le priorità degli italiani sono altre” rispetto a quella “di alzare la spesa militare al 2% del Pil” perché  “affrettarsi a rispettare la soglia del 2% significherebe produrre un picco di spese militari in un momento di grande difficoltà”. “Non metto in discussione l’accordo con la Nato e non voglio che Draghi lo metta in discussione, anche perché sono stati presi nel 2014″, ha aggiunto Conte. “L’aumento di spese militari in questo momento, a nostro pare, sarebbe improvvido, ma con il presidente Draghi siamo rimasti che continueremo a discutere. Noi siamo pare integrante del Governo, lo sosteniamo, siamo il partito di maggioranza relativa e abbiamo il diritto a essere ascoltati”.

Al leader Pentastellato, Draghi avrebbe risposto, secondo quanto si apprende, che il Governo intende rispettare e ribadire con decisione gli impegni NATO sull’aumento delle spese militari al 2% del Pil. “Non possono essere messi in discussione gli impegni assunti, in un momento così delicato alle porte dell’Europa. Se ciò avvenisse verrebbe meno il patto che tiene in piedi la maggioranza”, è il commento che filtra da Palazzo Chigi al termine dell’incontro tra Draghi e Conte. “Nel 2018 si registravano circa 21 mld, nel 2021 24,6 miliardi (un aumento del 17 per cento): questi sono i dati del Ministero della difesa nei governi Conte. Tra il 2021 e il 2022 il bilancio della difesa sale invece a 26 miliardi: un aumento del 5,6 per cento”. 

Domani alle 18 è prevista la discussione generale al Senato sul Dl Ucraina, anche se non dovesse essere concluso il lavoro nelle commissioni Difesa e Esteri di Palazzo Madama. L’esame sul provvedimento proseguirà giovedì quando è atteso il voto finale. Voto su cui ancora non è ancora deciso se il governo porrà la questione di fiducia. È quanto filtra al termine della Conferenza dei capigruppo di Palazzo Madama.