L’aula di Montecitorio accoglie l’intervento in videocollegamento con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, a cui segue il discorso del presidente del Consiglio Mario Draghi. Diverse le polemiche sui probabili assenti: sono diversi i parlamentari, di differente estrazione politica, che potrebbero infatti non presentarsi in Aula, in dissenso più o meno aperto con la decisione di ospitare Zelensky.
Il presidente ucraino è stato accolto da un lungo applauso dai parlamentari italiani ed è stato annunciato dal presidente della Camera Roberto Fico e dalla presidente della Camera Elisabetta Casellati.” Saluto il Presidente dell’Ucraina Zelenskyy e lo ringrazio, a nome dell’intero Parlamento italiano, per avere accolto l’invito a questo incontro, nonostante la difficilissima situazione cui deve far fronte il suo Paese. L’intervento in quest’aula di un Capo di stato è un evento inusuale che esprime bene l’eccezionalità del momento storico che stiamo vivendo”, ha detto Fico, aprendo la seduta. “Intendiamo così testimoniare nel modo più solenne la vicinanza e il sostegno di tutto il Parlamento e del popolo italiano all’Ucraina e alle sue libere istituzioni democratiche a fronte dell’ingiustificabile attacco da parte della Federazione russa”, aggiunge. “Il Parlamento italiano – pochi giorni dopo l’inizio delle ostilità – ha approvato a larghissima maggioranza una risoluzione per condannare nel modo più netto l’attacco russo, chiedere un’immediata fine delle ostilità con il ripristino della piena sovranità e integrità territoriale dell’Ucraina, e invitare all’adozione di misure di aiuto sul piano umanitario, economico e militare”.
“Caro popolo italiano, oggi ho parlato on Sua Santità Papa Francesco che mi ha detto parole importanti: capisco che desiderate la Pace, che dovete difendervi, ognuno la difende. Il nostro popolo è diventato un esercito – ha detto il presidente ucraino -. A Firenze ho chiesto agli italiani di ricordare il numero 79, i bambini uccisi in quel momento, ora sono 117″ e “questo numero non sarà quello finale: questo è il prezzo della procrastinazione di far fermare la guerra”. “Tutto questo è iniziato da una persona”, ha detto Zelensky. “A Mariupol non c’è più niente, solo rovine, immaginate una Genova completamente bruciata. Immaginate la vostra Genova da cui scappano persone a piedi“.
“L’Ucraina è il cancello per l’esrcito russo: vogliono entrare in Europa, ma la barbaria non deve entrare – ha detto “
“Durante la pandemia vi siamo stati vicini, abbiamo inviato i nostri medici. Tuttavia l’invasione dura da 27 giorni: abbiamo bisogno di altre sanzioni e pressioni”, ha chiesto ancora il presidente. “Bisogna congelare tutti i conti, i loro yatch, gli attivi di quelli che in Russia hanno potere decisionale. Dovete sostenre anche le sazioni contro l’embargo e le navi russe che entrano nei vostri porti. Non dovete permettere eccezioni alle banche russe”.
L’intervento del presidente ucraino è durato circa 11 minuti.
“A nome mio personale e del governo voglio ringraziare il presidente Zelensky per la sua testimonianza – ha detto Draghi -. Dall’inizio della guerra l’Italia ha ammirato il coraggio, la determinazione, il patriottismo del presidente e dei cittadini ucraini. L’arroganza del governo russo si è scontratata con la dignità di questo popolo che frena le mire espansionistiche di Mosca, impone costi altissimi all’esercito invasore. La resistenza di Mariupol, Kharkiv, Odessa su cui si abbatte la ferocia di Putin è eroica”. “Oggi l’Ucraina difende anche la nostra pace e la nostra liberta, l’Italia vi è grata“, ha aggiunto. “Davanti a inciviltà Italia non si gira dall’altra parte”, ha assicurato il premier.
“Davanti alla Russia che ci voleva divisi ci siamo mostrati uniti come Unione Europea e come Alleanza Atlantica”, ha detto Draghi parlando poi delle sanzioni adottate verso la Russia e diversi uomini politici e oligarchi. In Italia ha specificato Draghi sono stati congelati beni per “800 milioni di euro. Sanzioni che secondo il presidente del Consiglio devono avere come obiettivo quello di “portare la Russia a trattare”.
“Voglio dire a Zelensky che l’Italia è la fianco dell’Ucraina in questo processo e vuole l’Ucraina nell’Unione Europea”, ha assicurato Draghi. “Quando orrore e violenza sembrano avere sopravento, proprio allora dobbiamo difendere i diritti umani e civili e i valori democratici. A chi scappa dalla guerra dobbiamo offrire accoglienza, ai massacri dobbiamo rispodnere con gli auti anche militari alla resistenza”. “L’Ucraina ha diritto di essere sicura, libera e democratica. L’Italia e tutti i cittadini sono con voi presidente Zelensky”, ha concluso il premier Draghi.