Il Premier Mario Draghi sarà nei prossimi giorni a Mosca per incontrare il Presidente russo Putin. Lo ha comunicato lo stesso Draghi a Bruxelles al termine del vertice informale dei leader europei sulla crisi ucraina. Una visita diplomatica dunque che si aggiunge a quella del Presidente francese Macron prima e del Cancelliere tedesco Sholz poi, una missione annunciata lo stesso giorno in cui a Mosca il ministro degli esteri Di Maio ha visto l’omologo russo Lavrov.
“La situazione è quella che era qualche giorno fa – ha detto Draghi davanti ai cronisti – Questi episodi che sembravano annunciare una de-escalation non sono al momento presi seriamente, quindi dobbiamo rimanere pronti a ogni eventualità”. Il Presidente del Consiglio ha poi continuato: “In questo momento la strategia deve essere fatta di due elementi: il primo consiste nel riaffermare la nostra unità. Questo è forse il fattore che ha più colpito la Russia. Inizialmente ci si poteva aspettare che essendo così diversi avremmo presi posizioni diverse. Invece nel corso di tutti questi mesi non abbiamo fatto altro che diventare sempre più uniti. E uniti significa tantissimi paesi, non solo l’Occidente, perche all’interno della Nato ci sono paesi che non appartengono a quello che noi chiamiamo Occidente. Quindi il dispiegamento di questa unità è già di per sè qulcosa di importante”.
Draghi ha ribadito quella che è di fatto da giorni la posizione della Nato: “Occorre mantenere la nostra strategia di deterrenza ferma in questo momento. Essere fermi, non mostrare debolezze. Noi non possiamo rinunciare a quelli che sono i principi fondanti dell’Alleanza atlantica”.
Il Presidente del Consiglio ha poi illustrato gli auspici emersi dai colloqui con il Presidente ucraino Zelensky: “In una telefonata che abbiamo avuto ieri (mercoledì, ndr), ha chiesto la possibilità di riuscire a parlare con il presidente Putin, di vedere se l’Italia avesse potuto aiutarlo su questo fronte. La stessa richiesta è stata rivolta ad altri intorno al tavolo di oggi, evidentemente non sarà facile ma l’obiettivo è quello, far sì che Zelensky e Putin si siedano intorno a un tavolo“.
Il dialogo deve restare il più aperto possibile è la priorità indicata da Draghi, elencando tre punti fondamentali: riaffermare l’unità dell’Occidente, mantenere la strategia di deterrenza e non rinunciare ai principi della Nato.
E stata anche la giornata della bilaterale a Mosca tra il ministro degli Esteri Luigi Di Maio e l’omologo russo Sergey Lavrov, occasione per il Ministro degli Esteri per ribadire come l’Italia sia sempre stata in prima fila per una soluzione diplomatica, e come si possa contare sull’Italia per raggiungere una soluzione diplomatica. “Le armi devono lasciare lo spazio alla diplomazia” ha detto il Capo della Farnesina. “L’aggravamento della situazione intorno all’Ucraina si sta sviluppando solo nelle menti dei politici e dei media in Occidente, le domande sul suo superamento dovrebbero essere rivolte a loro” è stata la replica dell’omologo russo Lavrov.
Di Maio ha spiegato che “i colloqui tra Draghi e Putin hanno rappresentato un importante scambio e dialogo che sicuramente potrà favorire anche i nostri rispettivi alleati”. “Stiamo lavorando per una soluzione diplomatica” alla crisi ucraina, che “significa evitare le sanzioni” contro Mosca, “ed è anche questo il motivo della mia visita” a Mosca, ha detto il ministro degli Esteri italiano.
Lavrov ha quindi letto in Conferenza stampa congiunta letto le dichiarazioni dei ministri della Difesa Nato pubblicate ieri, e ha affermato che l’Alleanza Atlantica ha rimproverato Mosca per aver semplicemente dispiegato le truppe nel proprio territorio. Inoltre il ministro ha affermato che Mosca sarebbe lieta di lavorare al Consiglio Russia-Nato, ma che l’Alleanza ha reso questo impossibile, ostacolando i diplomatici russi. “Alla fine abbiamo deciso di non partecipare a questo spettacolo e abbiamo detto che conviene congelare la missione finché la Nato non sarà matura”, ha aggiunto Lavrov.
Il ministro degli Esteri Sergey Lavrov ha poi affermato come tra Italia e Russia ci siano “buone relazioni economiche”. Il ministro, parlando in conferenza stampa congiunta, ha ricordato l’incontro tra il presidente Putin e le imprese italiane. “Fra poco sarà a pieno regime il comitato intergovernativo per le questione economiche, durante la pandemia questo meccanismo di scambio non era molto attivo, ora vorremmo riattivare le consultazioni intergovernative”.