Draghi: “Difendere la scienza dalle pulsioni antiscientifiche”

Il presidente del Consiglio in visita ai Laboratori nazionali del Gran Sasso

(LaPresse) “La pandemia ha riproposto la centralità della scienza per le nostre vite e per la nostra società. È il silenzioso lavoro dello scienziato a fare la differenza tra la morte e la vita, tra la disperazione e la speranza”. Queste le parole del presidente del Consiglio Mario Draghi, durante il suo intervento ai Laboratori nazionali del Gran Sasso. “Ma la scienza non è soltanto una somma di scoperte – ha aggiunto il premier -. È soprattutto metodo. Ci ricorda che alla base di ogni dibattito, anche il più acceso, devono esserci evidenze affidabili e verificabili. E che chiunque abbia posizioni di responsabilità o la capacità di influenzare il dibattito pubblico deve distinguere tra i fatti e ciò che è soltanto opinione. Poi Draghi ha proseguito: “Oggi, ci confrontiamo con pulsioni antiscientifiche, che puntano alla delegittimazione dei singoli scienziati o delle loro istituzioni. Dobbiamo difenderli e dobbiamo coltivare la cultura scientifica, promuoverne il ruolo centrale nella società”.