La coalizione di centrodestra si è “sciolta come neve al sole”. Parole e musica di Matteo Salvini. Il leader della Lega, confinato nella casa romana dopo essere risultato positivo al Covid, trova il tempo di raccogliere le idee e ripercorrere la settimana di trattative per l’elezione del nuovo capo dello Stato, ma quando tira le somme il risultato è negativo, dal suo punto di vista. “Mettiamo i piedi e le mani nel piatto: il centrodestra oggi è una coalizione in Italia? No. Mi sembra evidente”, dice in collegamento al convegno ‘Il Futuro della destra in Europa’, organizzato da Susanna Ceccardi. Spiegando le sue affermazioni con il caso Casellati: “Una candidata presidente della Repubblica espressione del centrodestra, la seconda carica dello Stato, di Forza Italia, il cui leader Silvio Berlusconi ha fondato il centrodestra, contava almeno sulla carta su 450 voti, alla prova dell’aula ne sono scomparsi circa 70 del presunto centrodestra, di cui più di 40 da FI”.
Salvini, che aspetta i referendum sulla giustizia come “un banco di prova” per capire “chi davvero ci sta” sulle riforme, ha il dente avvelenato e si vede, soprattutto quando dice che “una coalizione per essere compatta deve avere una missione, un’anima e un obiettivo comune”, ma “in queste ore leggo che qualcuno sta cercando quest’anima e questo obiettivo con Renzi e Mastella”. Peraltro la replica del sindaco di Benevento arriva quasi in tempo reale: “La capacità di Salvini l’abbiamo vista alla prova del Quirinale: un disastro. Un ciarlatano che ha portato la Lega ad una umiliante Caporetto”. Con tanto di colpo sotto la cintola: “Quanto a Renzi ha fatto il premier, lui solo il vice. Basta e avanza”.
Anche se gli saranno fischiate le orecchie, il Cavaliere sceglie di non rispondere. Del resto, poche ore prima aveva fatto sapere che “Forza Italia vuole e deve essere protagonista del rinnovamento del centrodestra alternativo alla sinistra. Un centrodestra che sarà chiamato a governare dalla maggioranza degli italiani in occasione delle prossime elezioni Politiche”. Berlusconi, che ha riunito ad Arcore il coordinatore nazionale, i capigruppo e i principali dirigenti del partito, indica anche la strada per l’azione del governo Draghi: “Non potrà che essere ispirata ai valori del Ppe: europeismo, atlantismo, garantismo, libertà e cristianesimo”.
FdI, da par suo, osserva e affonda stoccate. Come quella del capogruppo alla Camera, Francesco Lollobrigida, l’uomo più vicino a Giorgia Meloni: “Sono al governo con la sinistra, l’estrema sinistra e l’accozzaglia 5Stelle. Hanno votato compatti un Presidente della Repubblica con una storia tutta di centrosinistra – scrive su Facebook -. E ora vorrebbero spiegare a noi come si ricostruisce una coalizione per difendere i valori, le idee e gli interessi della nostra gente da quelli con i quali si accompagnano. Sono io che non capisco o loro molto, ma molto confusi?”. Mala tempora currunt nel centrodestra.