La rivista britannica, che assegna il premio, non al Paese "più grande, al più ricco o al più felice", ma a quello che "è migliorato di più nel 2021", sceglie Roma per la "sua politica"

L’Italia è il ‘Paese dell’anno 2021’ per ‘The economist. La rivista britannica, che assegna il premio, non al Paese “più grande, al più ricco o al più felice”, ma a quello che “è migliorato di più nel 2021”, sceglie Roma – si legge nell’articolo – “non per l’abilità dei suoi calciatori, che hanno vinto l’Europeo, né per le sue pop star, che hanno vinto l’Eurovision Song Contest, ma per la sua politica”. In particolare, è la sottolineatura, con “Mario Draghi ha acquisito un premier competente e rispettato a livello internazionale”. Non solo. “Per una volta – mette nero su bianco The economist – una larga maggioranza dei politici italiani ha seppellito le proprie divergenze per sostenere un programma di profonda riforma” che dovrebbe permettere a Roma di ottenere “i fondi a cui ha diritto nell’ambito del piano di ripresa post-pandemia dell’Ue”. Apprezzamento, poi, per la strategia messa in atto contro il Covid e per la ripartenza. “Il tasso di vaccinazione contro il Covid in Italia è tra i più alti d’Europa. E dopo un 2020 difficile, la sua economia si sta riprendendo più rapidamente di quelle di Francia o Germania”.

L’Economist, ricorda poi l’articolo, “ha spesso criticato l’Italia per aver scelto leader, come Silvio Berlusconi, che avrebbero potuto utilmente seguire l’ammonimento della canzone vincitrice dell’Eurovision a stare “zitto e buono”. A causa del Governo debole, gli italiani erano più poveri nel 2019 rispetto al 2000. Eppure quest’anno l’Italia è cambiata”.

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