Violenza donne, Cartabia: “Femminicidio vergogna della nostra civiltà”

Gelmini: "Fermo per uomini violenti e tutele per chi denuncia"

“Mi soffermo in particolare sul problema drammatico del contrasto alla violenza di genere. Ogni giorno leggiamo di donne vittima di violenza. Ogni giorno abbiamo conferma che i casi di femminicidio sono in costante crescita. Su questo preoccupante fenomeno mi soffermerò nel pomeriggio nella Commissione parlamentare sul femminicidio. Troppe le donne uccise, troppe le richieste di aiuto non adeguatamente e tempestivamente raccolte. Una vergogna della nostra civiltà. La Commissione di inchiesta sul femminicidio nella sua relazione indica la formazione specializzata dei giudici come una priorità”. Lo ha detto il ministro della Giustizia, Marta Cartabia, intervenendo alla cerimonia per il decennale della scuola superiore della magistratura, nella villa di Castel Pulci, sulle colline di Scandicci (Firenze).

Gelmini, fermo per uomini violenti e tutele per chi denuncia

“Con le ministre Bonetti, Lamorgese, Cartabia e Carfagna stiamo valutando un pacchetto di misure che puntano, da un lato, alla tutela delle donne che subiscono violenza, dall’altro a rafforzare l’efficacia delle misure sanzionatorie e interdittive”. Lo ha detto la ministra degli Affari regionali Mariastella Gelmini in un’intervista a Repubblica. Pensiamo, ha spiegato a “misure di fermo più efficaci per gli autori delle violenze e una protezione per le vittime. Non possiamo lasciare sole le donne che denunciano, senza stravolgere le loro vite”.

Il codice rosso è una misura di fondamentale importanza votata da tutto il Parlamento perché dispone una corsia preferenziale nelle indagini, prescrivendo tempi serrati per l’adozione dei provvedimenti. Ma sapevamo che, da sola, non sarebbe stata risolutiva anche perché presuppone che ci sia stata una denuncia”, ha aggiunto la ministra.

Riguardo alla proposta delle “scorte di Stato”, oggetto di critiche, Gelmini ha spiegato che “è una misura di tutela per i casi estremi e con il consenso di chi subisce violenze: non c’è niente di peggio di una donna che abbia sporto denuncia e poi sia stata abbandonata alla ritorsione del suo carnefice”. Poi “potenzieremo gli aiuti economici per le vittime. È una priorità di tutto il governo, come ha detto il premier Draghi. Con la legge di bilancio abbiamo intanto stabilizzato le risorse per centri antiviolenza e case rifugio”, ha affermato la ministra.