Mario Draghi, presidente del Consiglio. Mario Draghi, Capo dello Stato. Una comprovata realtà la prima, con l’ex numero uno della Bce a capo del governo; e una grande possibilità, quella di vederlo, a breve, ascendere al Colle per sostituire Mattarella. Sul futuro, immediato e a lungo termine, di Mario Draghi in tanti si stanno interrogando: lo fa anche il Giornale d’Italia, con un’analisi firmata da Pierfranco Faletti. Secondo l’autore, qualunque siano le mosse del premier, il suo ruolo di leader italiano non è in discussione: lo saranno forse le modalità, ma non la profonda centralità che Draghi avrà nello scacchiere politico del BelPaese. Una figura che ha, dalla sua, un profondo gradimento popolare: il 70% dei consensi, supportato, inoltre, da una grande credibilità internazionale che sarà ancora ingantita dall’uscita di scena, a livello politico, di Angela Merkel, un’altra big in ambito europeo e mondiale.
Secondo Faletti questa concomitanza di eventi, farà di Draghi un potenziale nuovo De Gasperi e, a livello continentale, un nuovo De Gaulle. Come il leader del dopoguerra, Draghi ha saputo e saprà approvare provvedimenti dolorosi ma “necessari”, prendendo decisioni di peso come seppe fare, in Francia, il generale diventato Presidente. E questo non gli impedirà di ricevere consensi dagli italiani: la nomea del “vincente” che ha cucita addosso lo iscriverà per forza di cose nella storia attuale e futura del Paese.