L'intervento del premier alla 76esima Sessione dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite: "Serve intesa globale su stop a carbone"
L’Afghanistan, la lotta ai cambiamenti climatici, la pandemia e la fame al centro dell’intervento di Mario Draghi alla 76esima sessione dell’Assemblea generale dell’Onu. Il presidente del Consiglio annuncia la preparazione da parte dell’Italia, come presidente di turno del G20, di un “vertice straordinario” sugli aiuti alla popolazione afghana, la sicurezza e i diritti umani dopo il ritorno al potere dei talebani. “La crisi afghana deve essere affrontata anche per quanto riguarda le ripercussioni sulla stabilità della regione e sulla sicurezza: la sua complessità richiede necessariamente una strategia il più possibile condivisa”, ha affermato Draghi.
Un G20 straordinario sulla crisi afghana
“L’Italia si è immediatamente attivata per favorire il più ampio coordinamento fra i principali attori globali e regionali. Come Presidenza di turno, abbiamo messo a disposizione la piattaforma del G20, per sua natura ampia ed inclusiva. Abbiamo promosso una riunione dei Ministri degli Esteri, in preparazione del vertice straordinario che si concentrerà sui temi dell’aiuto umanitario, della sicurezza e dei diritti umani”, ha aggiunto. “La situazione umanitaria in Afghanistan è infatti la più immediata e condivisa preoccupazione, anche per l’approssimarsi della stagione invernale – continua – Secondo il World Food Programme, una persona su tre nel Paese è esposta a insicurezza alimentare”. Il Vertice straordinario del G20 dovrà dare massimo sostegno a questi obiettivi.
Clima, Draghi: “Serve intesa globale su stop carbone”
Il presidente del Consiglio ha invitato poi ad ascoltare i giovani sulla lotta ai cambiamenti climatici: “È nostro dovere ascoltarli perché saranno loro a ereditare il pianeta”, ha dichiarato ancora Draghi. “Intendiamo raggiungere un’intesa globale per interrompere al più presto l’uso del carbone, e, coerentemente con questo obiettivo, per bloccare il finanziamento di nuovi progetti di questo tipo”, ha annunciato ancora il premier nel suo intervento al Dibattito Generale della 76ma Sessione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. “La lotta al cambiamento climatico richiede un impegno multilaterale e la cooperazione pragmatica di tutti i principali attori globali – sia le economie ricche sia quelle emergenti. Dobbiamo agire in modo incisivo, coordinato e simultaneo, ma nel rispetto delle diversità nazionali”. “Vogliamo eliminare gli incentivi ai combustibili fossili e promuovere la loro sostituzione con fonti rinnovabili. La transizione ambientale ha dei costi significativi ed è essenziale che i governi si impegnino direttamente per aiutare cittadini e imprese a sostenerli”
Covid, Draghi: “Possiamo guarda a futuro con maggiore ottimismo”
Sulla pandemia Draghi si è detto fiducioso: “A più di un anno e mezzo dall’inizio della crisi sanitaria possiamo pensare al futuro con maggiore ottimismo. La campagna di vaccinazione ci ha restituito fiducia nella nostra capacità di conquistare una nuova normalità. In Italia e in Europa abbiamo riaperto gran parte delle attività economiche. Gli studenti sono tornati nelle scuole e nelle università. Dopo mesi di solitudine, la nostra vita sociale è finalmente ricominciata”.
“Differenze su vaccini peggiorano diseguaglianze Paesi”
Il presidente del Consiglio mette in guardia dai rischi degli squilibri nelle vaccinazioni nel mondo: “Le enormi differenze nelle campagne vaccinali rischiano di peggiorare le diseguaglianze tra Paesi. La pandemia ha avuto un effetto sociale ed economico negativo su tutti, ma le conseguenze per gli Stati a basso reddito sono state particolarmente severe. Ancora prima della crisi sanitaria, questi Paesi avevano vulnerabilità economiche significative, a partire dal debito. Molti dei loro cittadini vivevano sotto o appena sopra la soglia di povertà”, le parole di Draghi. “Le economie avanzate hanno potuto usare in modo molto robusto la politica monetaria e la politica di bilancio per contenere il contraccolpo economico – aggiunge – Hanno speso il 28% del proprio prodotto interno lordo del 2020 per stimolare la crescita – a fronte di appena il 7% e il 2% nelle economie emergenti e a basso reddito. La divergenza economica rischia di cancellare anni di progressi nella lotta alla povertà e rendere ancora più difficile il raggiungimento degli obbiettivi di sviluppo sostenibile”.
Draghi: “Preoccupazioni su fame ancora più urgenti”
Il problema della fame nel mondo si è aggravato. “La pandemia – ha dichiarato Draghi – ha reso tutte le preoccupazioni riguardanti i sistemi alimentari ancora più urgenti. Condizioni meteorologiche estreme e interruzioni degli approvvigionamenti hanno contribuito all’aumento dei prezzi degli alimenti. L’indice dei prezzi dei prodotti alimentari ha registrato ad agosto un aumento del 32% rispetto allo stesso mese dell’anno prima. Secondo la FAO, l’anno scorso, più di 2,3 miliardi di persone non hanno avuto accesso a un’alimentazione adeguata con regolarità”.
“La Presidenza italiana intende facilitare una ristrutturazione del debito complessiva e sostenibile nei Paesi con un livello eccessivo di indebitamento”, annuncia poi il premier. “Durante la Presidenza italiana, il G20 ha adottato un pacchetto di misure economiche per aiutare i Paesi più fragili a superare gli effetti della pandemia e assisterli nei loro processi di sviluppo- ricorda – Abbiamo appoggiato la decisione da parte del Fondo monetario internazionale di emettere nuovi Diritti Speciali di Prelievo per un totale di 650 miliardi di dollari. Di queste risorse, 33 miliardi di dollari sono destinati a Paesi africani e stiamo lavorando per incrementare ulteriormente tale quota. Abbiamo accelerato il rifinanziamento di ‘IDA-20’, il fondo della Banca Mondiale per gli Stati più poveri”.
Da Italia sostegno all’Africa
“L’Italia ha inoltre intrapreso azioni specifiche in materia di sicurezza alimentare. Abbiamo creato, insieme alla FAO, la “Food Coalition” per combattere la malnutrizione causata dalla pandemia di Covid-19 e abbiamo ospitato a Roma il Vertice preparatorio del Food Systems Summit. Tuttavia, dobbiamo essere pronti a iniziative ancora più ambiziose per sostenere i Paesi più poveri, in particolare in Africa. L’Italia intende continuare ad assicurare il suo sostegno al Continente africano, che è sempre più centrale per la sicurezza e la crescita economica mondiale”, ha dichiarato Mario Draghi nel suo intervento al Dibattito Generale della 76ma Sessione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. “Dobbiamo incrementare gli investimenti, anche per consentire alle nuove generazioni africane di partecipare pienamente allo sviluppo sociale, economico e politico”, aggiuge.
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