Draghi a Santa Maria Capua Vetere: “Non può esserci giustizia dove c’è abuso”

Il premier in visita al penitenziario dei pestaggi ai detenuti: "Il governo non dimentica, sistema va riformato"

(LaPresse) “Oggi non siamo qui a celebrare trionfi o successi, ma piuttosto ad affrontare le conseguenze delle nostre sconfitte. Venire qui oggi significa guardare da vicino, di persona, per iniziare a capire”. È quanto ha dichiarato il premier Mario Draghi parlando a Santa Maria Capua Vetere dopo la visita alla struttura carceraria insieme alla Guardasigilli Marta Cartabia. “Quello che abbiamo visto negli scorsi giorni ha scosso nel profondo la coscienza degli italiani. Sono immagini di oltre un anno fa. Le indagini in corso stabiliranno le responsabilità individuali. Ma la responsabilità collettiva è di un sistema che va riformato. Il governo non ha intenzione di dimenticare. Non può esserci giustizia dove c’è abuso e non può esserci rieducazione dove c’è sopruso”, ha proseguito Draghi. “I diritti vanno sempre protetti, in particolare in un contesto che vede limitazioni alla libertà. L’Italia è stata condannata due volte dalla Corte europea dei diritti dell’uomo per il sovraffollamento carcerario. Ci sono migliaia di detenuti in più rispetto ai posti letto disponibili. Sono numeri in miglioramento, ma sono comunque inaccettabili. Ostacolano il percorso verso il ravvedimento, ostacolano il reinserimento nella vita sociale, obiettivi più volte indicati dalla Corte Costituzionale. Le carceri devono essere l’inizo di un nuovo percorso di vita”, ha aggiunto il presidente del Consiglio.