“Non dovrebbe essere una legge di parte, ma bipartsian: si può mediare su tutto ma non sui diritti”. Così il senatore Alessandro Zan, primo firmatario del Ddl per i diritti della comunità LGBTQ+ da piazza Dante a Napoli durante il Pride. “Ogni parola che togli o aggiungi ha una ricaduta sulla vita delle persone – aggiunge -. La legge approvata alla Camera è il frutto di una sintesi e cambiarla oggi signfica rischiare di affossarla e svuotarla”