Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella inaugura, a Milano, il nuovo campus di Architettura del Politecnico. Ad accoglierlo, oltre al rettore Ferruccio Resta, la ministra dell’Università Cristina Messa, il sindaco Giuseppe Sala, il governatore della Regione Lombardia Attilio Fontana, il senatore a vita Renzo Piano, che ideato il campus e il prefetto Renato Saccone.
Durante il suo mandato, sono state numerose le visite in Lombardia e a Milano, un’attenzione che non è passata inosservata: “Noi nelle istituzioni abbiamo tanti amici – ha detto il sindaco di Milano Giuseppe Sala rivolgendosi a Mattarella – ma lei è il più amico di tutti. La sua vicinanza a Milano e alla Lombardia mi commuove”.
Un discorso che punta sulla fiducia, sul futuro e sulla ripresa, quello del Capo dello Stato al Politecnico di Milano, che ha ricordato come una volta superata l’emergenza del Covid-19, per “il nostro Paese” vedo “un nuovo inizio, non un ritorno alla situazione precedente alla pandemia”. Il tema della “salute del mondo, come la pandemia ha messo in evidenza, non è espresso contenuto diversificato dai confini statuali e va affrontato in maniera globale e necessariamente integrata“. Mattarella ha ricordato che una cerimonia come quella di oggi punta a “valorizzare insieme la relazione di comunità che un ateneo rappresenta con l’esperienza maturata durante la pandemia sull’uso del digitale“. Il Capo dello Stato ha ricordato però come “i collegamenti a distanza” molto utilizzati nel corso dell’emergenza Covid “non possono mai sostituire la presenza della comunità studentesca e dei docenti ma integrano in modo positivo e importante l’attività di un ateneo”.
Il Presidente della Repubblica, riprendendo poi l’intervento del rappresentante degli studenti, ha parlato anche del “fenomeno migratorio, fenomeno mondiale e imponente” e “alla lotta alla povertà, sempre più interconnessa trai vari Paesi e contenti” e dello “sviluppo e della sicurezza del digitale”. “Sono tutte sfide imponenti che vanno affrontate in maniera collaborativa dalla comunità internazionale e , per quanto ci riguarda, innanzitutto in quell’oasi di pace, democrazie e diritti che è l’Unione Europea”, ha aggiunto Mattarella.
Salute, migranti, tecnologie: per il presidente della Repubblica Sergio Mattarella tutte “le sfide imponenti” che si profilano per l’Italia e gli altri Paesi alla ripresa post pandemia “vanno affrontate in maniera collaborativa dalla comunità internazionale e “innanzitutto in quell’oasi di pace, democrazie e diritti che è l’Unione Europea”.