Le parole del premier in conferenza stampa: "I pagamenti inizieranno l'8 aprile". Su Astrazeneca: "Stop non un errore. Farò il vaccino". "Questo è un anno in cui non si chiedono soldi, si danno soldi"
Dopo l’approvazione del Dl Sostegno in Cdm, il premier Mario Draghi ha parlato in conferenza stampa. “Questo decreto è una risposta consistente alle povertà e ai bisogni delle imprese e dei professionisti, abbiamo fatto il massimo che potevamo fare con questo stanziamento“, ha affermato il presidente del Consiglio che ha fatto sapere che “i pagamenti inizieranno l’8 aprile”. Si tratta di “un’ operazione da 32 miliardi che è ancora parziale e che sarà corretta con un nuovo scostamento ad aprile”, ha detto Draghi.
Poi il capo del governo ha risposto alle domande dei giornalisti:
– “Lo stop ad Astrazeneca non è stato un errore e non ha nulla a che fare con gli interessi della Germania”, ha dichiarato Draghi, che poi ha fatto sapere che farà proprio il vaccino dell’azienda anglo-svedese. “Anche mio figlio l’ha fatto in Inghilterra”, ha rivelato il presidente del Consiglio.
– “Non abbiamo quantificato il nuovo scostamento, i prossimi giorni saranno cruciali: cercheremo di vedere come va l0economia, la campagna vaccinale, la pandemia”.
– “In questo anno è necessario accompagnare imprese e lavoratori nel percorso di uscita dalla pandemia e dalla recessione. Questo è un anno in cui non si chiedono soldi, si danno soldi“.
-“E’ un condono ma è un condono che riguarda multe di 10 anni fa“, per delle cartelle “fino a 5mila euro e con un tetto di reddito”, ha detto Dragi in merito alla cancellazione delle cartelle esattoriali. “Dato l’accumulo delle cartelle “è chiaro che lo Stato non ha funzionato ed è importante che sia prevista una piccola riforma dei meccanismi di riscossione e discarico delle cartelle, il fatto di accedere a un condono oggi non avrebbe risolto il problema.
“Bisogna essere pratici, si cerca di stare insieme ma qui si tratta della salute, se il coordinamento europeo funziona bisogna seguirlo, se non funziona bisogna andare per conto proprio“. Così il premier sul tema vaccini.
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