Il premier sigla l'intesa con i sindacati: "Con pandemia nuove forme di lavoro che richiedono investimenti"

Il premier Mario Draghi ha firmato il Patto per l’innovazione, il lavoro pubblico e la coesione sociale, con i sindacati a Palazzo Chigi. “Se il settore pubblico non funziona la società diventa più ingiusta e più fragile. I lavoratori pubblici hanno un ruolo centrale: questo è sempre vero ma lo è ancoradi  più con la pandemia”, ha affermato il presidente del Consiglio, sottolineando poi come “con la pandemia ci siano nuove forme di lavoro che richiedono investimenti”. 

“Nel corso delle consultazioni ho avuto modo di esprimere quanto io tenga a questo confronto e questo dialogo, oggi è la prima occasione di incontro”, ha detto poi l’ex numero uno della Bce, che poi chiarisce: “Nel corso delle consultazioni ho avuto modo di esprimere quanto io tenga a questo confronto e questo dialogo, oggi è la prima occasione di incontro”. 

“Pensate alla capacità, al sacrificio, dei medici, degli infermieri, delle forze dell’ordine, del personale degli enti territoriali e statali, nel dare e fornire i servizi essenziali: a fronte di questa centralità del settore pubblico se guardiamo alla realtà concludiamo che ci sono tante cose da fare – ha proseguito Draghi -. Dò soltanto due numeri: l’età media oggi è di 50 e qualcosa, quasi 51 anni, vent’anni fa era di 43 e mezzo. Dal punto di vista demografico per ragioni che trovano la loro radice in eventi anche lontani è stato un progressivo indebolimento della struttura demografica dell Pa. Secondo aspetto è la formazione: si spendono ben 48 euro a persona, e bene lo dico ironicamente, e un solo giorno è destinato a tale scopo”.

Poi le riflessioni sulla pandemia e il Recovery Plan: “In questa situazione è arrivata la pandemia che ci ha fatto riflettere su tanti aspetti ma ci ha rivelato la centralità del settore pubblico nel proteggere il nostro modo di vivere, la qualità della nostra vita, e il secondo evento è il Pnrr. Questi due eventi richiedono nuove professionalità, investimenti in formazione e nuove forme di lavoro”, aggiunge.

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