Dopo Lucia Azzolina, al ministero dell’Istruzione ci sarà Patrizio Bianchi. Ex rettore dell’Università di Ferrara, la sua città, ha 68 anni. Dopo la laurea in Scienze politiche con lode, a 24 anni, all’Università di Bologna, dov’è stato allievo di Romano Prodi e di Alberto Quadrio Curzio, Bianchi approfondisce i suoi studi alla London School of Economics. Nel 1980 è ricercatore alla facoltà di Economia a Trento, prima del trasferimento a Udine e poi a Bologna. All’Alma Mater, nel 1986, diventa professore associato e, otto anni dopo, ordinario di Politica economica. Nel 1997 il trasferimento all’Università di Ferrara, di cui diventa rettore nel 2004 e viene riconfermato fino al 2010. Quando diventa assessore all’Istruzione in Emilia-Romagna per due mandati, prima con Vasco Errani e poi con Stefano Bonaccini. L’anno scorso, da aprile a luglio, Bianchi ha coordinato la task force ministeriale, formata dalla ministra uscente Azzolina, sulla ripartenza della scuola nei mesi della pandemia.
Per sbarcare al ministero di viale Trastevere lascerà il posto di professore ordinario di Economia applicata all’Università di Ferrara e la cattedra Unesco ‘Educazione, crescita ed eguaglianza’. È stato anche presidente della Fondazione della Crui, la Conferenza dei rettori delle università italiane. Dal 2010, Bianchi è commendatore al merito della Repubblica italiana e, cinque anni dopo, nel 2015, l’Accademia nazionale dei Lincei lo premia per la sua attività nelle scienze sociali e politiche. Sposato con Laura Tabarini, ha due figli, Lorenzo ed Antonio. Nella sua carriera accademica, circa 250 articoli scientifici e 40 libri pubblicati in italiano, inglese e spagnolo.