Draghi risponde all’appello del Colle: tutte le tappe della crisi

Dovrà formare un "governo di alto profilo" che abbia la fiducia del Parlamento, la più ampia possibile

Mario Draghi dovrà formare un “governo di alto profilo” che abbia la fiducia del Parlamento, la più ampia possibile. Questo il compito che Sergio Mattarella affida all’ex presidente della Bce, considerato una ‘riserva della Repubblica’.

PREMIER INCARICATO L’ex governatore di Bankitalia accetta l’incarico con riserva, dandosi qualche giorno di tempo per sondare il gradimento dei partiti e verificare se esista una maggioranza solida su cui fondare il suo esecutivo. Mentre ancora non è stato reso noto il calendario degli incontri è possibile che Draghi impegni i prossimi due giorni per le consultazioni prima di risalire al Colle per sciogliere la riserva. Due i precedenti illustri: il governo di Carlo Azeglio Ciampi e di Mario Monti, esecutivi che a differenza di quello che si sta formando in queste ore, avevano già una maggioranza alle spalle. L’economista dovrà invece ‘trovare’ i numeri che lo sosterranno in Parlamento ed è qui che potrebbe essere disegnata la conformazione della lista dei ministri: se totalmente tecnica o con qualche ingresso squisitamente politico. In caso di incarico confermato, il premier torna al Colle e presenta al capo dello Stato la sua squadra, che dovrà essere nominata con decreto del presidente della Repubblica.

GIURAMENTO Dopo il via libera da parte del capo dello Stato, i ministri del nuovo governo vengono accolti nel salone delle Feste del Quirinale per giurare nelle mani del presidente della Repubblica. Il giuramento potrebbe tenersi tra sabato e domenica e essere seguito dalla cerimonia della Campanella.

LA CAMPANELLA DI PALAZZO CHIGI È un tradizionale rito simbolico che si svolge a Palazzo Chigi, nel quale avviene la consegna dello strumento con cui si dà inizio alle riunioni del Consiglio dei ministri e che segna formalmente il passaggio di potere, in questo caso, tra il presidente del Consiglio uscente Giuseppe Conte e quello entrante, Mario Draghi.

FIDUCIA ALLE CAMERE Dopo l’avvicendamento tra i due presidenti, Draghi si presenta a Camera e Senato per verificare la fiducia del Parlamento con un discorso programmatico su cui le due Camere dovranno esprimersi. L’appuntamento secondo i rumors potrebbe svolgersi già tra lunedì e martedì iniziando dal Senato, tenendo conto che mercoledì 10 gennaio si celebra a Montecitorio la Giornata del Ricordo con lo stesso Mattarella.

NON ACCETTA INCARICO Nel caso in cui il premier incaricato rimetta il mandato dopo aver verificato che non esiste il sostegno del Parlamento, come già esplicitato ieri dal capo dello Stato, l’unica strada possibile sarebbe il voto anticipato.

VOTO ANTICIPATO Calendario alla mano, gli italiani sarebbero chiamati alle urne ad aprile, orientativamente l’11 aprile in concomitanza con le elezioni amministrative in Calabria.