Il vicepresidente azzurro: "A sinistra ci sono risse continue"

La consultazione permanente del centrodestra si prende una domenica di pausa. Dopo quattro giorni di faccia a faccia, tre a Roma e uno in via Bellerio, a Milano, i leader non si vedono di nuovo, ma è facilmente immaginabile che i telefoni siano roventi, alla vigilia di una settimana di alta tensione per il governo Conte bis, con il passaggio parlamentare di oggi e martedì che diventa fondamentale per il futuro della maggioranza.

Nell’orbita del centrodestra, i ‘piccoli’ tornano a far parlare di loro. Dopo aver rassicurato gli alleati in collegamento via Zoom, l’Udc riunirà la segreteria politica nel pomeriggio di lunedì. Il rischio transfughi è rispedito al mittente dal segretario Lorenzo Cesa, che dalle colonne de ‘Il Tempo’, promette: “Non ci interessa fare da stampella a maggioranze raccogliticce”. In politica mai dare nulla per scontato e, quindi, le antenne restano dritte all’interno della coalizione. E, nonostante la dichiarata unità e compattezza anche al termine dell’ultima riunione milanese, si tornano a marcare le differenze. “Per Fratelli d’Italia l’unica via percorribile rimane la stessa: elezioni subito (due parole scritte a caratteri cubitali, ndr). Basta perdere tempo”, parte lancia in resta Giorgia Meloni su Facebook.

Più cauta Forza Italia, con il vicepresidente Antonio Tajani che torna a battere il tasto del Mes (“Sono soldi fondamentali”) mai piaciuto a Lega e FdI. Ma, nel contempo, dopo aver parlato di urne come ultima ipotesi possibile, l’azzurro ribadisce: “Noi siamo pronti, a sinistra ci sono risse continue. Se Conte non avrà i numeri, dovrà andare dal Capo dello Stato e dimettersi. Forza Italia è in grado di offrire al Paese una rappresentatività forte anche in Europa in un governo di centrodestra”. Tajani assicura, quindi, che Forza Italia è “l’unica forza politica che ha presentato un piano di 250 pagine con riforme” per non perdere l’occasione del Recovery plan.

E Matteo Salvini? Si concede un’altra domenica milanese prima del rientro a Roma. Dopo l’ennesimo attacco alla ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, perché per la scuola “non è stato fatto nulla per la messa in sicurezza”, il segretario leghista sui social pubblica una frase del ministro pentastellato della Giustizia, Alfonso Bonafede: “Noi garantiamo stabilità agli italiani”. E fa presto a bollarla come “angolo del buonumore domenicale”. Quindi, un altro affondo contro i Cinquestelle, che “adesso con Mastella vogliono fare il governo”. Insomma, tempo di pretattica. E poi spazio alla conta in Parlamento per il governo Conte, con il centrodestra in pressing per una rapida soluzione della crisi.

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