Nadef, da Camere ok a scostamento. Catalfo: In manovra ‘staffetta generazionale’

Tra gli impegni richiesti dalle risoluzioni il rafforzamento del sistema sanitario e attenzione alle scuole

Via libera allo scostamento di bilancio. La maggioranza ha i numeri per farlo: sono 324 Sì alla Camera (8 deputati in più rispetto alla maggioranza assoluta di 316), e 165 al Senato (4 in più rispetto a 161). La votazione era delicata: si basava sui componenti delle due Camere, non sui presenti. E, in tempi di Covid, i presenti rischiano di ridursi drasticamente, come è successo con un passo falso proprio a Montecitorio nei giorni scorsi.

A Palazzo Madama, Pd-M5S-LeU e Iv si sono presentati a ranghi praticamente completi. Chi tiene il pallottoliere in maggioranza spiega che si poteva arrivare anche a superare quota 170, ma effettivamente il Covid avrebbe obbligato una manciata di senatori a non partecipare ai lavori.

Le opposizioni si sono astenute. "Non ci sarà alcun aiutino – ha detto il senatore azzurro Dario Damiani -. In passato ci avete invitato alla responsabilità, e poi ci avete lasciato alla porta". E ancora: "I 22 miliardi come li spendete? Non c'è assolutamente chiarezza", ha attaccato. Il capogruppo Massimiliano Romeo, punta il dito contro la maggioranza che è "andata in cerca dei responsabili" mentre "si poteva scrivere assieme il bilancio".

Ma dal Pd viene ripetuto che non sono arrivati soccorsi esterni. Anzi, per il premier Giuseppe Conte "al Senato c'è stato un ampio riscontro dei numeri della maggioranza". Restano, comunque, i voti positivi di Alessandrina Lonardo, moglie di Clemente Mastella, già in FI e ora al Misto, e di Raffaele Fantetti, anche lui eletto nelle fila azzurre e ora passato al gruppo Maie. Hanno rafforzato i senatori che sono anche ministri (Teresa Bellanova, Nunzia Catalfo, Stefano Patuanelli), inizialmente conteggiati in missione ma risultati presenti al momento del voto.

Via libera allo scostamento di bilancio tra suspense e problemi tecnici. Alla Camera i tempi (e le paure di 'andare sotto') si sono dilatati perché uno dei deputati ha votato non dall'Emiciclo ma dal Transatlantico, dove sono stati trasferiti alcuni parlamentari per evitare assembramenti. Lo stesso deputato, però, aveva inserito il suo badge di riconoscimento nell'Aula, e questo aveva bloccato la possibilità di votare. "Abbiamo pazienza, è necessaria la maggioranza assoluta e tutti devono poter votare, stiamo risolvendo", ha detto il vicepresidente di turno di Montecitorio, Fabio Rampelli, riferendo di un piccolo problema anche per la votazione del ministro dell'Economia (e deputato) Roberto Gualtieri.

In entrambe le Camere, subito dopo la luce verde allo scostamento di Bilancio, è arrivato il via libera alle risoluzioni di maggioranza che, nell'avallare la Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza (Nadef), chiedono di impegnarsi su una serie di punti. Questi verranno approfonditi nella legge di Bilancio che, tra una decina di giorni, verrà trasmessa dal Governo al Parlamento. A Bruxelles, invece, verrà inviato il Documento programmatico di Bilancio (Dpb).

Non a caso, da diversi giorni, Palazzo Chigi ospita incontri tecnici proprio per mettere a punto la manovra. La ministra del Lavoro Catalfo annuncia che, oltre alla proroga della Cassa integrazione, "va stimolato il ricambio occupazionale attraverso una serie di interventi che da una parte facilitino l'ingresso nel mercato del lavoro dei giovani e, dall'altra, agevolino l'uscita dei lavoratori più anziani". E i requisiti dei i contratti di espansione dovrebbero cambiare, scendendo da 1.000 a 500 dipedenti.

Tra gli impegni richiesti dalle risoluzioni di maggioranza ci sono il rafforzamento del sistema sanitario e un'attenzione particolare alla scuola, dove le classi andrebbero trasformate in 'Digital Labs'. Sul lato normativo, si richiedere di prorogare il bonus al 110% oltre il 2021 e di trasformare i sussidi ambientalmente dannosi in sussidi che invece abbiano una filosofia ecologica.