Tra le misure il divieto di licenziamento e la proroga degli ammortizzatori sociali
Il governo supera anche l’ultimo scoglio: il decreto Agosto è legge. Nonostante i numeri scarni alla Camera per le molte missioni (112 solo nell’ultima seduta) dovute soprattutto a contagi e quarantene, la maggioranza regge e porta a casa prima la fiducia (294 sì contro 217 no), e in serata il via libera definitivo (con 265 voti favorevoli e 180 contrari) al terzo provvedimento varato dal governo per far fronte alla crisi economica provocata dal Coronavirus. Non senza il consueto strascico di polemiche. Perché il centrodestra non ha perso l'occasione di lanciare un nuovo attacco per il poco tempo avuto a disposizione a Montecitorio per l'analisi del testo, di fatto modificato esclusivamente in Senato. Per questo, nel suo accalorato intervento in aula, il leghista Claudio Borghi ha utilizzato la definizione "monocameralismo alternato". Un concetto sostanzialmente condiviso anche dalla maggioranza, come confermano le parole dell'omonimo dem, Enrico Borghi, che infatti ammonisce: "Non può diventare un elemento sistemico per gestire il futuro".
Il vecchio adagio del 'mal comune mezzo gaudio' non convince Forza Italia. "I provvedimenti arrivano blindati, senza alcuna possibilità di modifica, nonostante siano farciti di populismo e demagogia oltre che di obbrobri giuridici", tuona Giorgio Mulè. Che affonda il colpo contro l'esecutivo: "Chiedere la fiducia per trenta volte da quando si è insediato il governo Conte significa spalancare le porte alla fine del diritto parlamentare in questo Paese". Ci va giù pesante anche Fratelli d'Italia, che addirittura parla di "dittatura" con il deputato Marco Silvestroni. Mentre il vice presidente della Camera, Fabio Rampelli, esprime forti perplessità "rispetto alla totale assenza di provvedimenti che vadano verso reali investimenti per la creazione di infrastrutture o per l'alleggerimento della pressione fiscale". Di segno opposto, invece, i commenti del Movimento 5 Stelle, che esultano per il via libera al provvedimento: "I tanti cittadini, famiglie e imprese che hanno pagato il prezzo più alto della crisi possono tirare un sospiro di sollievo".
Entrando nel dettaglio, durante l’iter parlamentare il testo è diventato ancora più corposo rispetto a quello varato dal Cdm. Oltre alla conferma di misure come il divieto di licenziamento, la proroga degli ammortizzatori sociali e la possibilità di spalmare anche sul prossimo anno fiscale i versamenti del 2020, infatti, sono stati inseriti nuovi capitoli importanti, come il Superbonus esteso, i congedi parentali più flessibili o gli interventi di edilizia scolastica. Non solo, perché nel decreto viene incrementato il fondo per il sostegno alle persone diversamente abili, c'è il salvataggio della Casa internazionale delle donne, o ancora sarà possibile anche in Italia produrre bottiglie in plastica riciclata (rPet) al 100%. Per non parlare dell'incrementato di 400 milioni di euro il fondo ecobonus per l'acquisto di autoveicoli nuovi e le risorse per la messa in sicurezza ponti, viadotti.