Milano, 3 ott. (LaPresse) – "Secondo il tribunale dei reati ministeriali Salvini avrebbe dovuto nell'immediatezza indicare un porto alla Gregoretti. Noi abbiamo documentato che c'è un errore di traduzione dall'inglese: il termine che loro indicano come immediatezza è invece 'until', che tutto è tranne immediatezza. La normativa europea parla di flessibilità e ragionevolezza, non esiste obbligo di sbarco immediato. Abbiamo anche sottolineato che la scelta di far attendere prima di sbarcare i migranti si inseriva in un ambito previsto nel contratto di governo e dalle norme Ue. La procedura prevedeva prima la ridistribuzione e poi lo sbarco. Salvini attendeva che fosse rispettata la procedura già prevista dal Consiglio d'Europa, e che sussiste tuttora". Lo ha detto l'avvocato Giulia Bongiorno, che assiste il leader della Lega, Matteo Salvini, nel processo a Catania sul caso Gregoretti.

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