Migranti, Lamorgese: Sbarchi in aumento per crisi Tunisia. Missione con Di Maio

Matteo Salvini: "Il fallimento di questo governo è nei numeri"

Sì, gli sbarchi di migranti sono aumentati rispetto all'anno scorso. Ma questo è dovuto a due fattori: la crisi in Tunisia e l'arrivo di piccoli barchini, difficile da individuare. La ministra dell'Interno, Luciana Lamorgese, ha passato il Ferragosto a Milano, dove ha partecipato al tradizionale appuntamento del Comitato per l'ordine e la sicurezza. E qui è arrivatoi l'annuncio di una missione proprio nel Paese nordafricano, per tentare di arginare le nuove partenze.

Lunedì, assieme al ministro degli Esteri Luigi Di Maio, Lamorgese sarà a Tunisi con i commissari europei Ylva Johansson e Josep Borrell. Con le autorità tunisine verranno discusse le modalità più efficaci per scoraggiare le traversate del Mediterraneo. Il rapporto di Ferragosto del Viminale, che copre il periodo dall'agosto 2019 al luglio 2020, ha registrato 21.618 sbarchi, in aumento rispetto agli 8.691 dello stesso periodo 2018-9. "I numeri non sono elevatissimi, certamente sono più alti dell'anno scorso, però bisogna contestualizzare – ha detto la ministra – c'è una Tunisia in grave crisi, abbiamo visto famiglie intere partire".

Il segretario della lega Matteo Salvini, predecessore di Lamorgese al Viminale, sostiene che “il fallimento di questo governo è nei numeri”, perché gli arrivi di migranti aumentano mentre “il ministro Lamorgese si vanta di aver controllato più di 20 milioni di italiani durante l'emergenza Covid”. Anche Forza Italia è critica. Maurizio Gasparri sostiene che i tunisini hanno deciso "di trasferirsi in massa a Lampedusa" per "l’annuncio di smantellamento delle poche e blande misure dei decreti sicurezza che verranno sostituite da norme pro-immigrati e pro-clandestini".

Va detto che, a fronte dell'aumento degli sbarchi, i migranti nelle strutture di accoglienza sono comunque diminuiti: al 31 luglio erano poco più di 86mila, cioé il -17% rispetto all'anno scorso. Anche gli stranieri regolarmente soggiornanti in Italia diminuiscono, pur se lievemente: si riducono da 4,19 a 4,01 milioni.

Oltre ai dati sui migranti, il rapporto del Viminale dà conto di altri numeri: complessivamente sono stati registrati 1,9 milioni di delitti, meno rispetto agli oltre 2,3 milioni dell'anno scorso. La diminuzione, che in parte dev'essere dovuta al Covid, è del 18%. Nel dettaglio, gli omicidi sono scesi da 334 a 278 l'anno, le rapine da 25.558 a 20.193, i furti da 1.117.855 a 820.274, le truffe da 134.535 a 119.355.

Un dato è in controtendenza: gli illeciti via web, favoriti dai mesi di lockdown obbligato durante la fese sinora più intensa della pandemia. I delitti informatici, l'anno scorso, erano 120.355. Quest'anno sono stati 144.474, l'aumento è del 20%. In lieve aumento (+5,5%) anche il numero degli amministratori locali minacciati, 791, di cui la metà sono sindaci. Sono invece 185 i giornalisti minacciati, 62 dei quali via web.