Roma, 1 lug. (LaPresse) – "Non abbiamo motivo di essere fiduciosi perché fino ad ora da parte egiziana sono arrivati soltanto tentativi di depistaggio e di coprire la verità. Inoltre, le ultime notizie, della consegna degli oggetti che appartenevano a Giulio Regeni, che poi in realtà erano oggetti di uno dei tentativi di depistaggio, ci dice che da parte egiziana non arrivano segnali positivi. Per cui anche noi non siamo molto fiduciosi. Però speriamo che si possa ottenere qualcosa e che si possano fare passi in avanti. Da questo punto di vista noi siamo a supporto dell’attività della magistratura che è l’autorità che oggi deve accertare la verità e soprattutto fare giustizia.” Così Erasmo Palazzotto, Presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sulla morte di Giulio Regeni poco fa su Rai Radio1 all’interno nel programma In Vivavoce, condotto da Giorgio Specchia e Claudio De Tommasi.
E poi ancora: "Non c’è solo il diritto, da parte della famiglia Regeni ad ottenere giustizia. Ci sono anche la dignità e la credibilità internazionale del nostro Paese che sono in gioco. L’Italia non può essere un paese che non protegge la vita dei propri cittadini e soprattutto non ottiene giustizia quando uno dei propri cittadini viene ucciso barbaramente dagli apparati di un altro Stato".