Al via oggi gli incontri del Presidente del Consiglio a Villa Pamphili
Soltanto il tempo dirà se anche per Conte si tratta di un altro libro dei sogni. Di certo c'è che la bozza del Piano di rilancio per l'Italia, pensata dal presidente del Consiglio in collaborazione con il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri, è una summa del piano shock di Iv, del piano Colao e dei vecchi programmi grillini pensati per vincere le elezioni nazionali. Una bozza che prenderà forma nel corso degli Stati generali convocati da Giuseppe Conte a Villa Doria Pamphili, sede di rappresentanza ufficiale di Palazzo Chigi, attraverso il confronto con le parti sociali, i ministri e le menti 'illuminate' italiane ed europee. Il documento partorito alla fine dei nove giorni di summit rappresenterà il Piano di rilancio per il nuovo 'Rinascimento' italiano e coinciderà con il Piano nazionale di riforme (Pnr) che Gualtieri invierà a Bruxelles a settembre, quando l'Italia presenterà i progetti per accedere alle risorse del Recovery fund.
Dalle esternazioni dello stesso presidente Conte emerge che il documento di indirizzo pensato da Chigi per l'appuntamento internazionale si muove lungo alcune direttive principali, soltanto in parte finanziabili con i fondi europei e in parte già finanziate o previste da precedenti atti legislativi i cui fondi però andavano sbloccati.
Due capitoli fondamentali, quasi tutti da scrivere, riguardano la riforma del FISCO e della GIUSTIZIA per velocizzare processi civili e penali, condizioni poste anche dall'Ue per rilasciare i finanziamenti.
AMBIENTE Cuore del progetto pensato da Conte è l'ambiente, strettamente collegato al tema dell'energia. Sulla scia delle vecchie sensibilità Cinquestelle, il premier intende spendere un miliardo di euro per piantare un milione di alberi, a partire dalle zone a rischio idrogeologico del nostro Paese; potenziare le energie rinnovabili e incrementare il parco di bus a metano. In forse gli incentivi per l'acquisto di auto elettriche.
DIGITALE In parallelo con il 'green deal' italiano, c'è il sogno di un paese "completamente digitale", che superi il digital divide attraverso una rete nazionale unica in fibra ottica. Una rivoluzione che passa attraverso un progetto per estendere la banda larga anche alle zone più remote della penisola. A cascata si punta alla digitalizzazione della pubblica amministrazione e alla realizzazione del pacchetto 'Industria 4.0 plus' per le aziende che potenziano il ricorso al digitale e all'intelligenza artificiale.
LOTTA A EVASIONE Accogliendo i suggerimenti di M5S e Pd, Palazzo Chigi intende potenziare la lotta all'evasione fiscale per mezzo di controlli e incentivi a usare i pagamenti elettronici. A cominciare dall'avvio del piano cashless previsto nell'ultima finanziaria e bloccato a causa del Covid. Il contante dovrebbe sparire anche dall'amministrazione pubblica.
INFRASTRUTTURE Si prepara a essere il volano della crescita economica dell'Italia. Corposa la lista dei cantieri: si va dall'ampliamento dei porti al rafforzamento dei trasporti regionali, fino ai collegamenti porti-aeroporti-stazioni. A Conte stanno a cuore l'alta velocità Roma-Pescara e Roma-Ancona, il completamento Genova-Roma e Milano-Venezia, il potenziamento della rete ferroviaria siciliana. L'obiettivo è di estendere le corse ad alta velocità a tutto il Sud. Non dispiacerebbe a Chigi anche una rete ferroviaria jonica da Reggio Calabria a Taranto. Non è escluso il Ponte sullo Stretto di Messina, caro prima a Silvio Berlusconi e dopo anche a Matteo Renzi.
Non poteva mancare il rilancio dell'edilizia urbana e rurale, senza toccare il codice per gli appalti, ma velocizzando i bandi di gara sul modello Genova. Chigi intende utilizzare il miliardo stanziato con la manovra per un piano di 'rinascita urbana' che passi attraverso la rigenerazione degli edifici.
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