Roma, 10 giu. (LaPresse) – "La risoluzione della crisi libica è per noi una priorità in termini contrasto alla minaccia terroristica, sicurezza energetica, instabilità regionale, gestione dei flussi migratori e tutela dei diritti umani. Siamo impegnati a rafforzare la collaborazione con la controparte libica, partendo dalla revisione del Memorandum d'Intesa in materia di cooperazione migratoria concluso nel 2017". Così il ministro degli Esteri, Luigi Maio, rispondendo a un'interrogazione di Italia viva durante il question time alla Camera. "Il 9 febbraio abbiamo formalmente trasmesso alla controparte libica una proposta di emendamento del testo, per migliorarne l'efficacia, frutto di un coordinamento fra le diverse Amministrazioni italiane interessate – spiega -. Siamo in attesa di una risposta del Governo di Tripoli, che abbiamo più volte sollecitato. Il passo successivo sarà la convocazione del Comitato misto previsto dall'art. 3 del Memorandum, per avviare il negoziato con i libici, non appena le condizioni sanitarie lo consentiranno", prosegue. "Gli aspetti salienti della revisione riguardano: il richiamo esplicito a trattati e norme di diritto umanitario; l'impegno a migliorare le condizioni dei migranti, nell'ottica di un progressivo superamento del sistema dei centri di accoglienza e l'agevolazione delle attività delle organizzazioni Onu sul terreno al fine di conseguire il rispetto dei diritti umani. A conferma del nostro impegno, ricordo che l'Italia finanzia con 9 milioni di euro del Fondo Migrazioni il piano congiunto presentato da Oim e Unhcr per l'assistenza a migranti, rifugiati e altri soggetti vulnerabili", sottolinea il responsabile della Farnesina.