(LaPresse) Messa alle spalle l'emergenza sanitaria ora bisgogna affrontare quella economica e sociale. Giuseppe Conte lancia un patto per la rinascita del Paese anche con le opposizioni. Sul tavolo ci sono i 750 miliardi del Recovery Plan, voluto dalla Commissione europea. Il premier sottolinea l'urgenza di una riforma fiscale, convoca gli Stati Generali dell'Economia e chiede scusa per i ritardi nell'erogazione degli aiuti. Poi replica in modo deciso al presidente di Confindustria Bonomi che aveva accusato la politica di essere peggio del virus: "Espressione infelice che rimando al mittente". La rotta tracciata dal presidente del Consiglio ricompatta la maggioranza, nel centrodestra incline al dialogo Berlusconi, restano sulla barricate Salvini e Meloni.