Governo, Gualtieri: “Le critiche di Bonomi sono ingenerose”

Il ministro dell'Economia risponde al presidente di Confindustria: "L'Italia ha dimostrato unità e responsabilità. Serve un grande patto con forze economiche e sociali". Nella prossima Legge di Bilancio un piano per cambiare il Paese. E sulla Fase 2 "vietato abbassare la guardia"

Al ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri, non sono piaciute le critiche del nuovo presidente di Confindustria Carlo Bonomi, che aveva attaccato il governo sostenendo che "questa politica rischia di fare più danni del coronavirus". "Una virtù necessaria per governare è avere un atteggiamento costruttivo. Non voglio replicare a parti dell'intervista di Carlo Bonomi che mi sono sembrate ingenerose", ha dichiarato Gualtieri nel corso di un'intervista rilasciata a Lucia Annunziata nella trasmissione "Mezz'ora in più", su Rai3.

Gualtieri ha parlato del momento politico del Paese e, in particolare, dell'esecutivo. "Un governo di grande coalizione non mi sembra una soluzione utile in questa fase. È bene che questa maggioranza vada avanti. Occorre dialogare con tutti, richiamare tutti a un senso di responsabilità collettiva e costruire un grande patto con forze economiche e sociali per mettere insieme un piano per la ripresa. L'Italia ha dimostrato unità e responsabilità. Adesso è fondamentale che, passato il momento difficile, non si disperda questo spirito costruttivo", ha spiegato il titolare del dicastero dell'Economia.

Sugli accordi economici raggiunti in Europa: "Abbiamo ottenuto la proposta del Recovery Fund e l'Italia presenterà il piano a settembre insieme alla nota di aggiornamento al Def. Siamo al lavoro per scrivere il piano, in linea con le linee della Commissione Ue, e la scrittura richiederà capacità di dialogo e di ascolto di tutti. Chiediamo all'opposizione di contribuire", ha sottolineato Gualtieri, precisando che giugno è un termine "eccessivamente ambizioso, ma siamo impegnati in un negoziato che deve concludersi entro luglio per far partire questa operazione". Sul Mes: "Abbiamo stanziato risorse imponenti, tra i primi in Europa, valuteremo se servono risorse aggiuntive. Se serviranno valuteremo tutti gli strumenti a disposizione, compresi Mes e Sure".

Secondo il ministro dell'Economia è tempo di cambiare l'Italia. "Dobbiamo mettere in campo un grande progetto che ci permetta di intercettare le risorse del Recovery Fund e di partire con una nuova legge di bilancio proiettata in una programmazione pluriennale e in un progetto di rilancio mai visto in questo Paese, che permetta di cambiarlo. Bisogna essere pragramtici. E sarà la linea che seguiremo su tutto", ha dichiarato Gualtieri.

Su Autostrade: "C'è la possibilità di una transazione. Serve però l'accettazione del regime tariffario e poi si valuterà se ci saranno le condizioni per una soddisfacente soluzione transattiva", altrimenti resterà "la procedura di caducazione". "Abbiamo il dovere che le grandi infrastrutture del Paese siano gestite in modo efficiente, che ci siano investimenti, che ci sia manutenzione e che si rispetti il regime tariffario. Non accetteremo che ci si sottragga a quest'obbligo", ha aggiunto il ministro,che poi ha puntualizzato: "Su Atlantia ci sarà una soluzione in tempi brevi".

Infine un pensiero sulla Fase 2. "Abbiamo adottato una linea di massima prudenza, abbiamo sempre detto che la prima misura per l'economia è sconfiggere il coronavirus. Quello che abbiamo fatto sta avendo impatto, i numeri sono incoraggianti, ma non significa abbassare la guardia", ha concluso Gualtieri.