Roma, 23 apr. (LaPresse) – "Ieri abbiamo aperto una strada nuova, abbiamo aperto nuove linee di politiche fiscali che non esistevano, abbiamo dato luce verde al fondo per il recupero. L'obiettivo è chiudere entro giugno, si lavorerà a chiudere anche il fondo per la ripresa. L'Europa ora ha una politica comune, condivisa, con un obiettivo". Così il ministro per gli Affari europei Enzo Amendola a Studio24 su Rainews24 sul via libera al Recovery fund per fra fronte alla crisi innescata dall'epidemia di Coronavirus. Amendola ha poi spiegato, in merito a come verrà finanziato il Recovery fund, che "il presidente della Commissione ha parlato di un mix tra sussidi e prestiti". "E' evidente – ha aggiunto il ministro – che l'ingente quota di prestiti gonfierebbe i bilanci pubblici", ma si è detto fiducioso che "si troveranno le soluzioni tecniche" e ha sottolineato come "per la prima volta in tempi rapidi si è deciso di muoversi insieme". I fondi del Fondi recovery fund arriveranno solo a gennaio 2021? "No, il bilancio europeo che approveremo da qui a giugno sarà la base per costituire il fondo per il recupero che deve entrare in vigore prima dell'entrata in bilancio a gennaio, si farà un anticipo per garantire questo fondo attivo prima di gennaio e durante questa fase di ripresa che sarà dura ma che tutti i 27 Stati membri devono fare di comune accordo". "I negoziati a Bruxelles vanno fatti per bene, è inutile sbattere i pugni. Si devono rendere le proposte operative. La novità è che l'Europa ha lavorato in fretta, lavoriamo perchè sia tutto operativo già dalle prossime settimane. Non è una sfida (con il M5S, ndr), la sfida era sulle nuove linee di credito: valutiamo tutto solo nell'interesse del nostro Paese. Tutte le istituzioni europee sono in campo, mancava l'accordo dei Governi e quello che è venuto ieri è un primo passo importante", ha concluso il ministro.
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