Il Leader della Lega: "Non vorrei fossimo quelli che hanno chiuso per primi e riaprono per ultimi"

 "Non vorrei che facessimo quelli che hanno chiuso per primi e riapriamo per ultimi". Così ìMatteo Salvini stamattina a 'Coffee break' su La7 ha comentato il dibattito sulla Fase2. "Ci sono tantissime attività che o ripartono in fretta, in sicurezza naturalmente, oppure non ripartono più", ha aggiunto. "Il governo si mettesse d'accordo con se stesso invece di fare polemica" ha poi detto il leader della Lega sulle scelte di riapertura in alcune Regioni, per cui il ministro degli Affari regionali Francesco Boccia ha detto che i governatori si assumeranno la responsabilità. Salvini è poi tornato a criticare le tempistiche del calendario ipotizzato dal Governo: "Far pagare le tasse a giugno agli italiani è fuori dal mondo. Siamo in situazione di emergenza", ha aggiunto, "vanno rimandati gli adempimenti". Sui prossimi appuntamenti europei: "Bisogna avere il piano B, se da Bruxelles non ci danno la possibilità di spendere velocemente cosa facciamo?", ha comentato Salvini. "Un mese per arrivare forse a una risposta in clima di emergenza: ma vi pare normale che l'Europa si sia presa un mese per fare riunioni? La risposta da Bruxelles non è né concreta, né immediata".Il premier Conte deve tornare dal Consiglio europeo con "soldi" ha quindi aggiunto il senatore del Carroccio.

 Sulle azioni da intraprendere subito Salvini ha risposto ad una domanda su possibili condoni: "Condono è una brutta parola", ma "in tempo di guerra" "ci vogliono pace fiscale, pace edilizia, blocco del codice degli appalti: io dalla task force (guidata da Colao, ndr) mi aspetto questo. Tutto quello che non è vietato è permesso, se non ho risposta dall'ente pubblico, faccio, parto". Ci vuole poi  "Un grande piano di opere pubbliche è fondamentale, i soldi devono far aprire cantieri in tutta Italia, solo così si riparte".

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