Conte: Sicurezza sia terreno di incontro e condivisione scelte

Roma, 2 mar. (LaPresse) – "Vivo il compito di guidare l'intelligence non come esercizio di potere, ma come esercizio di grande responsabilità, essendo chiamato – per la sicurezza nazionale – non ad attuare un indirizzo politico, bensì a garantire le precondizioni che consentono all'Italia di perseguire i suoi interessi nazionali e di svilupparsi pacificamente. Essendo incaricato cioè di tutelare i presupposti essenziali affinché qualsiasi indirizzo politico, indipendentemente da segno e colore, possa prendere corpo e dispiegarsi. Tengo a sottolinearlo non tanto perché è esattamente per questo motivo che ho deciso di mantenere in prima persona, e continuerò ad assumere sino in fondo, la responsabilità politica e giuridica di sedere al vertice del sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica e di risponderne in prima persona al Parlamento e al Paese, quanto perché auspico che la sicurezza del Paese sia terreno di incontro, convergenza e condivisione delle grandi scelte strategiche dalle quali dipende il nostro avvenire quindi resti ambito peculiare di un'attitudine corale, disinteressata, alla ricerca del bene comune". Così il presidente del Consiglio Giuseppe Conte alla presentazione della 'Relazione sulla politica dell'informazione per la sicurezza', curata dal Comparto Intelligence e relativa all'anno 2019.