Roma, 15 dic. (LaPresse) – "Il fatto che Di Maio continui a parlare di Etruria dimostra che i Cinque Stelle non sono pronti ad affrontare una questione così importante senza ricorrere allo slogan, alla demagogia e alla bugia". Lo dichiara il vicepresidente dei deputati di Italia Viva. “La vera questione sul tappeto qui è il destino di una riforma, quella delle banche popolari fatta dal governo Renzi nel 2015 e chiesta per decenni a gran voce da Ciampi e Draghi, che rompe le governance opache, le rende più contendibili e consente più facilmente di mandare a casa i management inefficienti delle banche. Una riforma a cui la Banca Popolare di Bari si è sempre sottratta, pur essendo obbligata per legge”, spiega. “Se Di Maio vuole nazionalizzare la Popolare di Bari, lo faccia. Non ha bisogno, nel decreto, né di nascondere l’operazione con fantasiose e inesistenti banche pubbliche degli investimenti né con lo 'schermo' di Invitalia", conclude Marattin.

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