La senatrice di Italia Viva ha risposto alle domande del direttore Vittorio Oreggia e di Dario Borriello: "Vincolo di mandato? Io obbedisco alla Costituzione italiana, non a un movimento o un partito"
La nuova stagione degli ospiti politici della redazione di LaPresse si è aperta con la senatrice Gelsomina Vono, eletta con il Movimento 5 Stelle e passata di recente nel gruppo renziano di Italia Viva. Un passaggio che ha sollevato molte polemiche e aperto un dibattito sull'introduzione del vincolo di mandato. Vono ha affrontato i temi dell'attualità politica e il suo approdo a Italia Viva con il direttore di LaPresse Vittorio Oreggia e con Dario Borriello
"Nel M5S non c'erano più le condizioni per fare veramente attività politica". Per Vono scegliere di seguire Matteo Renzi in Italia Viva è frutto di un processo politico ragionato, dopo un anno vissuto intensamente tra i banchi del Cinquestelle al Senato. A 'PoliticaPresse', il videoforum di approfondimento di LaPresse, la parlamentare calabrese, con un passato da assessore comunale a Soverato, ha spiegato i motivi della sua scelta di campo.
DOMANDA. Senatrice, qual è la scintilla che l'ha convinta a virare verso questo nuovo progetto?
RISPOSTA. Ho fatto una scelta politica, nel Movimento 5 Stelle non ho trovato le condizioni e penso non ci siano per nessuno per svolgere veramente l'attività politica e rispettare il mandato elettorale dato dai cittadini.
D. Al momento del suo addio ai pentastellati, le sono piovuti addosso anche commenti poco edificanti dai suoi ex colleghi. Come risponde?
R. Un insulto può essere tollerato da un cittadino ma non da un senatore che avrebbe potuto fare una telefonata, non usare una tastiera. Le persone perbene mi hanno chiamato.
D. La sua uscita, però, ha fatto 'male', visto che lei è stata eletta in un collegio uninominale, quindi scelta direttamente dal capo politico, Luigi Di Maio.
R. La mia candidatura è convenuta al M5S, per gli uninominali scelti come me c'era solo quella posizione, dovevi vincere o andare a casa, non come i big, che avevano il paracadute della candidatura nel listino proporzionale. Poteva essere anche un modo per avere voti, visto che nel mio stesso collegio, la candidata alla Camera, parlamentare uscente, non è riuscita a vincere la sua sfida.
D. Ha conosciuto e parlato sia con Di Maio che con Renzi, quali differenze ha notato tra di loro?
R. Ho parlato più con Renzi in una settimana e mezzo che con Di Maio nell'ultimo anno… Ho scelto Iv perché mi è sembrato un movimento di idee.
D. Perché non Nicola Zingaretti e il Pd?
R. Non lo conosco, ho preferito Renzi perché l'ho visto più vivo, un vero leader in questa politica un po' allo stallo in cui nessuno riesce ad emergere.
D. A proposito, cosa ne pensa del vincolo di mandato?
R. Io obbedisco solo alla Costituzione italiana, non a un movimento o un partito. Possono condividere idee o attività, ma non regole anticostituzionali.
D. Sulla possibilità di concedere il diritto di voto anche ai 16enni, invece, qual è la sua posizione?
R. Prima dovremmo parlare con loro, capire, coinvolgerli, perché vedo che c'è tanta distanza dalla politica.
D. Tornando al suo recente passato, dal M5S qualcuno ha malignato sul fatto che sia passata a Italia Viva per non rimborsare più parte dell'indennità da parlamentare.
R. Fino a ottobre 2018 ho versato la quota di restituzione al fondo per il microcredito presso la Presidenza del Consiglio. Poi, con una modifica allo Statuto – peraltro non prevista dai regolamenti -, è stato deciso in un'assemblea di versare i soldi a un conto intestato a tre persone ben definite: il capo politico, il capogruppo della Camera e quella del Senato. A quel punto non ho più versato e l'ho detto, era un conto privato di cui non so l'ammontare, avevo delle perplessità.
D. Parlando del presente, che obiettivi si dà Italia Viva? Al momento mancano sindaci e presidenti di Regione.
R. Questo periodo lo useremo non solo per stare in Parlamento, ma anche sui territori. Per costruire il futuro. Abbiamo appena iniziato, gli amministratori locali poi verranno.
D. La legislatura andrà avanti o la interromperete, come qualcuno sospetta, soprattutto tra i vostri alleati di maggioranza?
R. La legislatura va avanti. Per ora va avanti.