Migranti, raggiunto a Malta primo accordo Ue sulla redistribuzione

I Ministri degli Interni di Germania, Francia, Malta e Italia trovano l'intesa che verrà sottoposta al Consiglio Europeo di ottobre. Lamorgese: primo passo di un'azione comune. Di Maio: "Non è la soluzione del problema"

 Accordo raggiunto a tra ministri degli Interni di Germania, Francia, Malta e Italian  sul meccanismo di distribuzione temporaneo dei migranti, lo ha annunciato il Commissario per gli affari interni Avramopoulos al termine del vertice oggi a La Valletta: "invito tutti gli stati membri – ha detto il rappresentante di Bruxelles – ad unirsi allo sforzo di solidarietà" . Il testo dell'accordo verrà discusso dal Consiglio Europeo agll'inizio di ottobre. "Ero moderatamente ottimista, ora sono molto soddisfatto con i risultati" ha commentato il ministro dell'interno tedesco, Horst Seehofer. "Senza questo accordo sul soccorso a mare, la revisione del sistema di asilo non sarebbe stata possibile per molto tempo" ha proseguito il ministro. "Abbiamo trovato regolamenti per un meccanismo temporaneo che aiuteranno l'Italia e Malta con procedure chiare per l'accettazione di migranti e richiedenti asilo, con delle scadenze temporali precise per la ridistribuzione, non possiamo lasciare l'Italia e Malta da sole" – ha poi concluso il ministro tedesco .

Il testo sottoscritto dai cinque ministri è la "base di un accordo" per un sistema di ripartizione automatico dei migranti che sbarcano in Italia o a Malta. 5 i punti dell'intesa, quello chiave è che sarà il Paese che accoglie i migranti, e non quello di primo sbarco, ad occuparsi di tutte le procedure di identificazione. Si tratta di una 'base d'accordo' che verrà sottoposta all'attenzione di tutti i ministri degli interni europei l'8 ottobre  i Lussemburgo perché, ha ricordato Avramopoulous, "è una responsabilità di tutti e dobbiamo affrontarla insieme. E' previsto poi un meccanismo di rotazione dei porti di sbarco. L'accordo riguarda migranti che sono soccorsi in mare dalle ong e dai mezzi militari, ma non coloro che arrivano autonomamente o da altre rotte. 

"E' molto importante quello che oggi è avvenuto, in quanto è un primo patto, un'intesa di vera azione comune europea", ha evidenziato la ministra dell'Interno Luciana Lamorgese, “Nell'accordo c'è anche un meccanismo di rotazione dei porti su base volontaria. Con questo accordo, ogni Stato avrà la sua quota di migranti. Lo Stato farà i colloqui e le interviste. Laddove ai migrantiviene riconosciuto che sono aventi titoli, tutto a posto – ha specificato Lamorgese – Laddove non vengono riconosciuti i requisiti per provvedere al riconoscimento" dello status di rifugiato, "sarà lo Stato ricevente che provvederà al rimpatrio".

Da New York dove si trova per il Summit sul Clima e l'Assemblea Generale dell'ONU non si è fatto attendere il commento del Ministro degli Esteri Di Maio: “Per l'Italia oggi è una giornata importante: sono contento e faccio i complimenti alla ministra Lamorgese". Però – ha aggiunto Di Maio – fatemi dire anche che la redistribuzione dei migranti non è la soluzione del fenomeno migratorio". Il capo della diplomazia italiana ha quindi sottolineato che "la soluzione è il blocco delle partenze", stabilizzando i Paesi di origine dei flussi. Di Maio ha detto che, al suo rientro dall'Assemblea Onu di questa settimana, annuncerà "importanti novità sugli accordi per i rimpatri".

E Matteo Salvini attacca. "Un consiglio al nuovo ministro dell'Interno. Ministro Lamorgese, non si faccia prendere in giro, non venda agli italiani fumo. Noi vogliamo l'arrosto. L'accordo per l'Italia è una solenne fregature. Il 90% di coloro che sono sbarcati con barchini in Italia. I porti rimangono quelli italiani e al massimo quelli maltesi. Dov'è il risultato. Nel Mediterraneo ci sarà pieno di navi delle Ong. Ennesimo esempio di 'sola', direbbero a Roma, fregatura, presa in giro. Gli sbarchi sono aumentati in cambio di un pernacchione. Gli italiani stanno toccando con mano la politica suicida dell'avanti, c'è posto per tutti", afferma il leader della Lega,