I militanti pentastellati danno la luce verde all'esecutivo giallorosso sulla piattaforma online: ha votato sì il 79,3%, no il 20,7% sull'intesa con il Pd. L'annuncio di Di Maio: "Ci saranno tutti i 20 punti". Salvini: "Perdenti e poltronari, non andrete lontano"
Gli iscritti M5S promuovono il governo con il Pd con Giuseppe Conte premier: su Rousseau ha votato sì il 79,3%, no il 20,7%. L'annuncio dato da Luigi Di Maio . "E'' stato un voto plebiscitario. Voglio dare una buona notizia, quei 20 punti sono entrati tutti nel contratto nel nuovo governo", ha detto il capo politico pentastellato, che poi ha sottolineato: "Siamo e Saremo l'ago della bilancia di ogni legislatura, siamo una forza per la stabilità e non dell'instabilità".
"Il programma di governo è terminato, ora si passa alla squadra di governo, deve migliorare la qualità della vita degli italiani", ha proseguito Di Maio che ha precisato: "Nelle prossime ore conoscerete la squadra di governo, io saluto Conte. È un amico, sta facendo tanto. È il garante", ha aggiunto.
"Abbiamo registrato oltre 73mila voti su Rousseau, siamo orgogliosi di questa partecipazione", ha detto Enrica Sabatini, tra i soci dell'associazione Rousseau, ai microfoni di La7.
"Abbiamo di fatto completato il lavoro sul programma, molto soddisfatti", ha detto Andrea Marcucci, capogruppo Pd in Senato, uscendo da palazzo Chigi. "Abbiamo inserito i punti presentati da parte dei partiti più piccoli per metterlo a disposizione del presidente incaricato – aggiunge – È stato fatto un ottimo lavoro ricco di contenuti che permetterà al paese di rilanciarsi". Il vicesegretario dem Andrea Orlando ha fatto sapere che non farà il ministro: "Il segretario del mio partito mi ha proposto di fare parte del nuovo governo con una delega di grande rilievo, fatte salve le prerogative del presidente incaricato e del Capo dello Stato. Ringraziandolo per la proposta ho declinato".
Va subito all'attacco Matteo Salvini: "Questo governo nasce come governo dei perdenti e dei poltronari uniti dall'unico collante dell'odio contro la Lega e contro chi non la pensa come loro, che però è la maggioranza delle persone. Non andrete lontano, non siete d'accordo su niente", afferma il leader della Lega in diretta Facebook.
I 5 Stelle avevano lanciato la consultazione sulll'intesa per un esecutivo con il Pd pubblicando i punti programmatici del Movimento. A presentarli è Luigi di Maio che scrive "Buongiorno, posso dirvi già da ora che tutti i 20 punti che il Movimento 5 Stelle ha presentato al presidente Conte sono affrontati nel programma di governo. Dal blocco dell'aumento dell'Ivaal salario minimo, dal taglio del cuneo fiscale agli aiuti a famiglie e disabili, dallo stop agli inceneritori alle trivelle, dalla riforma della giustizia alla legge sul conflitto di interessi, fino alle concessioni autostradali. Buon voto a tutti su Rousseau".
In riferimento alla bozza del programma di governo Pd-M5S che sta circolando, fonti Pd precisano che si tratta di una sintesi parziale di un lavoro più articolato, ancora oggetto del confronto tra le forze politiche, e che sarà ultimato in giornata nel corso di un nuovo incontro a Palazzo Chigi tra i capigruppo e il Premier incaricato Conte. Non è quindi il programma definitivo.
Tra i punti il no all'aumento dell'Iva e una manovra espansiva: "Con riferimento alla legge di bilancio per il 2020 sarà perseguita una politica economica espansiva, senza compromettere l'equilibrio di finanza pubblica, e, in particolare: neutralizzazione dell'aumento dell'IVA, sostegno alle famiglie e ai disabili, il perseguimento di politiche per l'emergenza abitativa, deburocratizzazione e semplificazione amministrativa, maggiori risorse per scuola, università, ricerca e welfare"
Il secondo punto recita che "occorre: a) ridurre le tasse sul lavoro, a vantaggio dei lavoratori; b) individuare una retribuzione giusta ("salario minimo"), garantendo le tutele massime a beneficio dei lavoratori; c) approvare una legge sulla rappresentanza sindacale; d) individuare il giusto compenso anche per i lavoratori non dipendenti, al fine di evitare forme di abuso e di sfruttamento in particolare a danno dei giovani professionisti; e) realizzare un piano strategico di prevenzione degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali; f) introdurre una legge sulla parità di genere nelle retribuzioni, recepire le direttive europee sul congedo di paternità obbligatoria e sulla conciliazione tra lavoro e vita privata".