Il premier incaricato su Facebook dopo il vertice con i capigruppo. Di Maio: "Nascita governo dipende da voto su Rousseau". Ma Grillo lo esorta: "Basta punti della Standa, è bello cambiare le cose".

Conte parla dopo il vertice a Palazzo Chigi con i capigruppo M5S e Pd. "Abbiamo una grande opportunità di migliorare l'Italia e fare il bene del Paese", dice  il premier incaricato in una diretta Faceboook. "Serve un governo forte, un governo stabile di cui io sarò il primo responsabile. Siamo in una fase cruciale, abbiamo grandi e buone idee da realizzare per questo paese. Durante le mie consultazioni ho registrato consonanza tra M5s, Pd, e altre forze di centrosinistra", ha proseguito l'avvocato. 

Il presidente del Consiglio uscente poi si rivolege agli elettori M5s chiamati a votare su Rousseau: "Ricordo che il Movimento ha sempre detto in modo molto chiaro che se non avesse avuto la maggioranza in Parlamento avrebbe provato a realizzare il proprio programma con le forze presenti in Parlamento, senza farne una questione di schieramenti politici". "Non tenete in un cassetto queste idee, questi sogni, questo è il momento di tirarli fuori", aggiunge Conte. E Di Maio intanto fa sapere che il "problema dei vicepremier non esiste più", dopo che il Pd ha rinunciato. Arriva anche il commento di Nicola Zingaretti. "Stiamo facendo passi avanti", afferma il segretario del Pd. 

La possibile formazione del nuovo governo dipenderà dal voto degli iscritti M5s su Rousseau avrebbe detto, secondo alcune fonti, il prorpio il capo politico del Movimento, durante l'incontro del Movimento a  Palazzo Chigi lunedì mattina con i vertici 5 Stelle. La consultazione online è prevista per domani dalle 9 alle 18. " Questa mattina a Palazzo Chigi ho incontrato ministri, vice ministri e sottosegretari del MoVimento 5 Stelle. Un saluto alla grande squadra del MoVimento che ha governato per 14 mesi con impegno e dedizione, pensando sempre al bene dei cittadini. Comunque andrà sono orgoglioso di loro e del lavoro svolto", scrive poi Di Maio su Facebook. Intanto i capigruppo Pd Andrea Marcucci e Graziano Delrio sono stati convocati alle 17 a palazzo Chigi dal presidente del Consiglio incaricato Giuseppe Conte per l'incontro sul programma.
 

E torna a parlare Beppe Grillo dal suo blog in un posto intitolato  'Ipnologia dell’Elevato' a firma 'Beppe Grillo e il suo Neurologo' "Pur dal suo ottusismo, Zinga rispondeva a una delle tre teste che parlavano nel messaggio: 'Mai dire mai, Beppe'. Tre teste, sì. Una rivolta a Luigi, incazzata e ancora stupefatta per l'incapacità di cogliere il bello intrinseco nel poter cambiare le cose. Con i punti che raddoppiano come alla Standa. L'altra testa era rivolta a tutto il mondo, che sa soltanto spettegolare malignamente, trattenuto della serra mediatica. Che l'Elevato trafora elevandosi a contenere tutti gli umori presenti, su su fino alla stratosfera della mente collettiva", scrive il garante 5 Stelle che prosegue: "Una terza mente incorporava la stanchezza di Conte, ma perché Conte è stanco? È l'unico che ha una casa dove andare, che possiede un filo conduttore interiore. Una persona eccezionale perché capace di rimanere normale: non sono tantissimi". "I media, a cui non è rivolto alcun messaggio, non resisto-no e riecheggiano l'urlo dell'Elevato: non resterà altro da fare che inseguirlo. Esercitare la leadership facendosi inseguire, anche, ridendo", aggiunge.

"Le consultazioni normalmente si fanno prima di incontrare  il presidente della Repubblica, è una questione di sensibilità istituzionale. Il presidente ha già dato l'incarico, quindi cosa vuole dire fare una consultazione dopo? Il mandato va dato prima della trafila, aver deciso di consultare Rousseau in extremis non mi sembra rispettoso dell'iter previsto dalla Costituzione", dice l'ex presidente della Camera Laura Boldrini, intercettata da LaPresse nei pressi di Palazzo Chigi.

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