"Abbiamo esposto i progetti di governo della Lega per la prossima manovra economica: forte taglio delle tasse per famiglie e lavori dipendenti, prosecuzione della riduzione degli oneri burocratici fiscali per imprese. Questo vuole dire Imu sui capannoni, riduzione dell'Ires, revisione dell'Imu, vogliamo intervenire per dare stabilità, quindi intervenire sulla cedolare secca sui negozi e immobili commerciali". Così Matteo Salvini, vicepremier e ministro dell'interno, durante una pausa del tavolo con le parti sociali al Viminale. "Da più parti ci viene chiesta una riforma della Giustizia civile e tributaria, fondamentale – aggiunge – ne parleremo con il ministro Bonafede. Occorre una riforma ampia e coraggiosa con tempi certi e pene certe".
Una mossa che non è piaciuta a Giuseppe Conte. "Che un leader di una forza politica voglia incontrare le parti sociali la ritengo una cosa buona e giusta, anzi anche ilministro e vicepresidente Di Maio potrebbe fare altrettanto con il M5S", ma "si entra in un terreno di scorrettezza istituzionale" se "qualcuno pensa che non solo si raccolgono istanze ma anticipa temi e dettagli di quella che ritiene debba essere la manovra economica". ha detto il premier rispondendo ai cronisti davanti a Palazzo Chigi. "La manovra economica è prerogativa principalmente di Palazzo Chigi e del dicastero di Giovanni Tria, quindi "non si fa altrove e non si fa oggi", quindi "i tempi li decide il presidente del Consiglio, sentendo gli altri ministeri, in primis quello dell'Economia", ha aggiunto il capo del governo.